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Sma al lavoro per eliminare nuovi pericoli a Ischia: droni e tecnici a Casamicciola

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ISCHIA – Sma resta in campo sull’isola di Ischia e rafforza il suo intervento, rispondendo alle esigenze di importanti attività sull’isola dopo la frana di Casamicciola chieste a Sma dalla struttura commissariale. Il Commissario Delegato Giovanni Legnini ha infatti disposto che la SMA Campania sia soggetto attuatore rispetto a una serie di specifiche attività, come azioni di sistemazione idraulica degli alvei o delle cave che si diramano dal complesso montuoso dell’Epomeo verso i centri abitati, azioni di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico attraverso il ripristino delle sezioni degli alvei danneggiati dalle frane e il ripristino della complessa morfologia dei pendii che insistono sugli alvei medesimi.

Sma sarà in campo anche per vaste azioni di pulizia dai residui della frana e di liberazione da detriti naturali o antropici degli alvei e delle cave naturali canalizzati all’interno del tessuto urbanizzato, agendo sui cosiddetti alvei tombati). “Saremo sempre in prima linea spiegano il presidente di Sma Tommaso Sodano e gli altri due membri del cda Fiorella Zabatta e Antonio Capasso – per dare il nostro contribuito nelle emergenze. Quello che è successo a Casamicciola è una tragedia che ha colpito duramente una comunità che sentiamo nostra e che vogliamo restituire ai cittadini dell’isola dando anche loro la possibilità di presentarla bene ai turisti in arrivo in estate”. La Sma è in stretto contatto con il Commissario per la ricostruzione post sisma e per l’emergenza a Ischia, Giovanni Legnini, e ha portato la propria struttura tecnica per studiare al meglio come fare in fretta gli interventi. In prima linea negli studi di questi giorni ci sono i droni della Sma in azione su Casamicciola per una misurazione esatta dei materiali da portare via e gli alvei da liberare.  

   La Sma è stata infatti individuata come soggetto attuatore di una serie di attività importanti per l’isola che saranno realizzate con un’attenzione alla salvaguardia ambientale. È stato infatti concordato che, dove possibile, tutto il materiale andrà recuperato e riutilizzato. “Abbiamo – spiegano i tre membri del cda – mezzi e professionalità adatte a fronteggiare catastrofi ambientali come questa e lavoreremo, su mandato della Regione Campania e del Commissario Legnini, affinché venga ripristinato al più presto lo stato dei luoghi e soprattutto alla messa in sicurezza sui costoni. In particolare ci occuperemo al più presto dei costoni che si presentano fratturati e in stato di possibile pericolo di collasso, così come previsto nell’ordinanza”. Le operazioni si concentreranno in tutte le aree a monte degli abitati nel complesso dell’Epomeo e comunque organizzati secondo un ordine di priorità connesso alla pericolosità e all’esposizione tali da rendere il rischio non tollerabile. 

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