NAPOLI – L’Associazione Premio GreenCare Aps ha risposto alla “Manifestazione d’interesse del Comune di Napoli per l’acquisizione di proposte di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura del verde urbano” proponendo di realizzare, senza oneri per la cittadinanza e con l’attivazione dell’Art Bonus, un piano di interventi per mantenere e conservare il “bene comune” e “bene culturale” attraverso un’idonea attività manutentiva ordinaria.

Dopo una interlocuzione che ha coinvolto i funzionari ed i tecnici dell’Assessorato al Verde del Comune di Napoli con il Servizio Giardini, i vertici dell’Associazione con i propri consulenti e un’azienda di manutenzione del verde che opera a livello nazionale con comprovata professionalità ed esperienza sul tema dei giardini storici, si è messo a punto un piano degli interventi che contribuirà, nell’arco di tre anni, ad accompagnare il patrimonio arboreo della Villa Comunale in buono stato di salute, fino a quando saranno espletate tutte le procedure del bando di gara per il suo complessivo restyling.

Eliminazione di tutte ceppaie, potature a regola d’arte, rifacimento dei prati con il ripristino del sistema di irrigazione, monitoraggio di tutte le alberature con aggiornamento del censimento dell’impianto arboreo, sostituzione della vegetazione mancante o ammalorata: una taskforce di agronomi e giardinieri d’arte sarà impegnata per restituire decoro e bellezza al parco storico pubblico tra i più amati dai Napoletani. Il modello è la gestione del Real Bosco di Capodimonte

Direttore dei lavori è l’architetto paesaggista Fabrizio Cembalo Sambiase, presidente della sezione Campania Basilicata Calabria dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, al quale è affidato il compito di controllare l’esecuzione del Piano a regola d’arte.

“La pandemia non ha arrestato l’impegno costante dell’amministrazione per la cura del verde cittadino. Alla delibera, seguirà nei prossimi giorni la firma del protocollo di intesa con l’Associazione Premio GreenCare Aps, in una virtuosa sinergia che vede istituzione e cittadinanza partecipare attivamente a quest’opera di rigenerazione della bellezza, nel rispetto del regolamento per la fruizione della Villa” ha dichiarato l’assessore al Verde del Comune di Napoli, Luigi Felaco.

Il Piano sarà in attuazione dalla primavera 2021 e fino al 2024.

I contenuti delle attività di manutenzione saranno messi a disposizione della Cittadinanza che sarà anche invitata ad assistere ad alcune operazioni, quali ad esempio le analisi strumentali sugli alberi (VTA), ed in generale sarà coinvolta per aumentare il livello di conoscenza del bene culturale green, al fine di sviluppare una nuova relazione tra cittadini e giardino storico, più consapevole del patrimonio che la Villa rappresenta: un Museo verde con una vegetazione di straordinaria importanza.

“Un dono ed un impegno che l’Associazione Premio GreenCare fa alla città di Napoli, riconoscendo il valore della Villa Comunale quale parco storico pubblico di grandissimo valore paesaggistico, botanico, culturale – dichiara Benedetta de Falco, presidente di Premio GreenCare – I nostri Mecenati con i loro contributi consentono di mettere in campo una squadra di competenze di straordinario valore per garantire che la Villa dei Napoletani torni ad essere quel gioiello botanico per cui è stata tanto dipinta e tanto narrata, ed oggi è così amata. E’ anche un omaggio a quanti in questi anni si sono spesi in battaglie per la sua difesa”.

Premio GreenCare coinvolgerà in iniziative collaterali, con finalità di educazione ambientale e di conoscenza del bene Villa Comunale, cittadini e scolaresche.

In merito all’affidamento della Villa comunale di Napoli all’Associazione “Green Care”, ASSOIMPREDIA (Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale) chiede al Sindaco e alla sua Giunta che fine abbiano fatto i 2 milioni previsti per quella che fu la “passeggiata più bella d’Europa” annunciati due anni fa.

Nel 2019, infatti, il Comune annunciò in pompa magna lo stanziamento di 14 milioni per la manutenzione dei parchi cittadini. Si trattava di risorse stanziate dal Piano strategico della Città metropolitana (Pon Metro-Patto per Napoli). Di questi 14, due erano destinati alla Villa comunale. Ad oggi non è stata appaltata alcuna gara.

“Assoimpredia si chiede e chiede all’Amministrazione – dice Alberto Patruno, Segretario di Assoimpredia – come possa Green Care, con soli 850mila euro, occuparsi della manutenzione ordinaria della Villa se prima non vengono appaltati e realizzati i lavori straordinari, quelli dei famosi da 2 milioni. Vengano impegnati subito i 14 milioni per ridare alla città l’utilizzo dei parchi cittadini”.

Il coordinatore Cittadino della Lega a Napoli, Severino Nappi, è così intervenuto riguardo la questione relativa all’affidamento della villa comunale ai privati: “I privati chiedono in affidamento la Villa Comunale per salvare dallo scempio e dal degrado il polmone verde di Chiaia, da molti anni ormai abbandonato al degrado, risanando palme e prati. Una disponibilità meritoria che tuttavia condanna ancora una volta questa Amministrazione comunale incapace e inerte. Perché ricorrere ad affidamenti diretti e senza regole che inevitabilmente scatenano polemiche? Che fine hanno fatto i 2 milioni di euro stanziati nel Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli e annunciati dal sindaco De Magistris nel maggio 2019 proprio per la Villa Comunale? E che ne è stato dei circa 14 milioni di fondi europei previsti per i parchi comunali di Napoli?

I rappresentanti della Lega così concludono: “Siamo già al lavoro per offrire a Napoli, nella prossima Amministrazione che guideremo, un grande piano di riqualificazione del verde cittadino, per la tutela dei nostri beni storici, paesaggistici e identitari di cui la Villa Comunale rappresenta un fiore all’occhiello.

L’associazione nazionale di protezione ambientale V.A.S. (Verdi Ambiente e Società) – attraverso il suo Circolo di Napoli, intitolato ad “Antonio D’Acunto” – manifesta notevoli perplessità sull’affidamento ad organizzazioni private di un bene collettivo di enorme valore monumentale ed ambientale, come la storica Villa Comunale di Napoli.

Alcuni organi di stampa riferiscono infatti la decisione del Comune di ‘affidarla’ alla Associazione Premio GreenCare: “con un piano da circa 850mila euro di investimenti privati per curare palme e prati” .

Secondo l’Assessore al Verde Luigi Felaco: «la programmazione si ascrive nell’ambito della “Manifestazione d’interesse del Comune di Napoli per l’acquisizione di proposte di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura del verde urbano” alla quale l’Associazione Premio GreenCare Aps ha risposto proponendo di realizzare, senza oneri per amministrazione e cittadinanza, un piano di interventi per mantenere e conservare il “bene comune” villa comunale attraverso un’attività manutentiva ordinaria». (ivi)

«È sconcertante che l’Assessore Felaco abbia rilasciato tale dichiarazione prima ancora dell’approvazione della delibera in questione – dichiara Ermete Ferraro, portavoce di V.A.S. Napoli – annunciando la stipula d’una convenzione triennale con l’associazione proponente e qualificandola come “virtuosa sinergia…nel rispetto del regolamento per la sua pubblica fruizione”. La Villa Comunale, col suo patrimonio botanico, è infatti un bene troppo prezioso per essere abbandonato al degrado – come purtroppo è successo negli ultimi anni – ma anche per un suo affidamento a privati senza sufficienti garanzie che il loro ‘investimento’ sulla manutenzione ordinaria del verde non apra la strada ad un’impropria gestione ‘ibrida’ di un bene pubblico e vincolato».

L’associazione ambientalista, inoltre, rileva che – in base agli atti a monte di questa decisione (la Deliberazione di Giunta n. 63 del 1° marzo 2019 e la Disposizione della Dirigente del Servizio Verde della Città n. 9 del 10 giugno 2019 con relativo allegato – non è affatto contemplato un affidamento triennale, ma una ”…durata non superiore ad un anno”, come si legge al punto b dell’art. 4 dell’avviso pubblico, che si riferisce appunto alla convenzione.

«Per la manutenzione ordinaria della Villa Comunale, ma anche di altri giardini storici come la ‘Villa Floridiana’ – prosegue Ferraro – non sembra accettabile questa sorta di delega d’un ruolo istituzionale a soggetti privati che, pur ammettendo che siano a ciò qualificati, perseguiranno finalità proprie, quanto meno di tipo promozionale.

V.A.S., pertanto, si dichiara contraria a questa soluzione, che non può certo supplire ad anni d’incuria e scarsi investimenti da parte dell’A.C. in materia di gestione del verde pubblico, con gravi conseguenze ambientali per parchi, giardini e alberature cittadine, come più volte denunciato da V.A.S. e da altre organizzazioni e comitati civici». In ogni caso – in quanto organizzazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente – V.A.S. chiederà all’A.C.di accedere a tutti gli atti relativi alla stipula dell’ipotizzata convenzione ed al relativo regolamento.

“La resa del Comune di Napoli sulla Villa comunale è l’ennesima fotografia del fallimento della rivoluzione arancione”. Così Salvatore Varriale dell’Associazione ‘Insieme ci siamo’.

“L’affidamento alla Stazione zoologica Anton Dohrn ed alla Associazione Premio GreenCare, che pure sono realtà dinamiche ed apprezzate, rischia – dice – di essere un ulteriore fallimento senza una chiara strategia.

Non può essere fatto in questo momento storico, siamo a fine mandato e si sta aprendo una nuova stagione.

Affidare ad altri un pezzo strategico della città non ha senso, è una offesa al buonsenso, e’ compromettere il futuro”.

“Temo – aggiunge l’ex parlamentare- che senza una seria programmazione, capace di fissare obiettivi e perimetro amministrativo, saranno i cittadini a subire il danno più evidente. Procedendo alla carlona il rischio potrebbe essere quello di arrivare ad immaginare un obolo per usufruire di un bene che è di tutti”.

“Il cuore verde del centro di Napoli non può essere ‘abbandonato’ dalla mano pubblica che ha il dovere di avviare un concreto piano di manutenzione e rilancio.

Dalla Giunta, che ha sempre avuto un rapporto ideologico con le iniziative dei provati, è solo una resa a pochi mesi dalle elezioni” conclude Varriale.

“L’affidamento della villa Comunale di Napoli ai privati, per superare anni di degrado ed incuria, è buona notizia ma serve più serietà”.

Così il manager ed imprenditore Riccardo Maria Monti e l’avvocato Gaetano Brancaccio, di ‘Insieme per Napoli’ e protagonista di mille battaglie, sull’idea dell’Amministrazione di assegnare a privati la villa comunale.

“I privati – dicono – sono sempre una risorsa ma per coinvolgerli, su valori che sono inestimabili, sarebbe preferibile una gara nazionale o internazionale e non una semplice, per quanto legittima, manifestazione di interesse.

Il privato, se ci fosse una programmazione lungimirante, dovrebbe avere un ‘service level agreement’ cioè condizioni precise da rispettare pena la revoca della concessione.

“Serve un approccio manageriale per curare il patrimonio della città e non la logica della resa per incapacità, non la logica delle ‘anomale’ adozioni di marciapiedi e beni comuni.
Servono più regole e trasparenza” concludono

Sulla vicenda sono intervenuti anche i vertici di MACS Mecenati per arte cultura e sport nella figura del notaio Roberto Dante Cogliandro.

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