NAPOLI – Addio a Liliana de Curtis, unica figlia di Totò e Diana Bandini Rogliani, legatissima al ricordo del padre che ha dominato tutta la sua vita: si è spenta oggi all’età di 89 anninella sua abitazione a Roma, assistita dalla figlia Elena. I funerali si terranno a Napoli, ma la data non è stata ancora resa nota. Desiderava essere seppellita nel cimitero di Santa Maria del Pianto a
Napoli, lo stesso dov’è tumulato il celebre attore napoletano.

Liliana avrebbe voluto fare l’attrice cinematografica, ma il principe Antonio de Curtis (1898-1967) glielo impedì consentendole soltanto, quando era bambina, una breve apparizione in un suo film del 1940, “San Giovanni decollato”; ha avuto un piccolissimo ruolo anche in “Orient Express” (1954) di Carlo Ludovico Bragaglia. Insieme a Matilde Amorosi, Liliana ha scritto vari libri dedicati al padre sulla scia dei suoi ricordi e dei suoi rimpianti, tra i quali per Mondadori “Totò mio padre” e “Totò a prescindere”. In età matura è stata attrice di teatro.

All’anagrafe Liliana Focas Flavio Angelo Ducas Comneno de Curtis di Bisanzio Gagliardi, era nata a Roma il 10 maggio 1933. Il nome Liliana cui l’attore napoletano era stato legato sentimentalmente prima di unirsi a Diana Rogliani e che si era suicidata per lui. Sposata in prime nozze, nel 1951, con il produttore cinematografico Gianni Buffardi, Liliana da questo matrimonio ha avuto due figli: Antonello e Diana (morta nel 2011). Successivamente, fallito dopo pochi anni il matrimonio con Buffardi, si è risposata con Sergio Anticoli, con il quale ha avuto una figlia, Elena (nata nel 1969). Liliana De Curtis ha vissuto nel culto del padre, dando vita all’Associazione Antonio de Curtis e a lui ha dedicato diversi libri biografici: “Totò a prescindere” (Mondadori, 1992); “Siamo uomini o caporali? Diario semiserio di Antonio de Curtis” (Newton Compton);

“Totò. Ogni limite ha una pazienza” (Rizzoli, 1995); “Malafemmena” (Mondadori, 2009); Totò mio padre” (Rizzoli, 2016). Il 21 settembre 2013 a Napoli partecipò alla festa di san Gennaro, dove ha ricevuto un premio alla carriera come custode delle memorie del padre. In teatro Liliana ha collaborato con l’autore-attore Antonino Miele, con cui ha recitato negli spettacoli “Pardon Monsieur Totò” (a fianco anche di Vito Cesaro) e “Totò dietro le quinte” (per la regia di Mario Di Gilio). Con lo stesso Miele e con Matilde Amorosi ha scritto il libro “Ogni limite ha una pazienza”. È stata spesso ospite in televisione in trasmissioni rievocative della figura di suo padre, del quale ha promosso il ricordo con manifestazioni in diverse località d’Italia.

“Con la scomparsa di Liliana de Curtis, Napoli e l’Italia intera perdono una straordinaria protagonista del panorama culturale. Ha tenuto viva la memoria di suo padre, l’indimenticabile Totò, ricostruendone vita e opere a beneficio di chi lo amava e lo ama tuttora. In tal senso, è massimo lo sforzo dell’Amministrazione comunale e delle Istituzioni nazionali affinché Totò possa avere presto il Museo che merita nel cuore della nostra città”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

“Ho un ricordo affettuoso di Liliana de Curtis, con la quale decidemmo di realizzare nel 2017 la mostra su Totò in occasione dei 50 anni dalla morte del principe della risata. Sono vicino ad Elena e alla sua famiglia.” È il commento dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

“Ci rattrista molto la scomparsa di Liliana De Curtis. Una donna straordinaria degna erede del tanto amato papà Antonio De Curtis la cui memoria ha sempre portato avanti con dedizione e orgoglio. Da oltre 20 anni Liliana come tanti napoletani e ammiratori del grande artista aspettava l’apertura del museo a lui dedicato che però resta ancora un progetto mai realizzato simbolo del vergognoso mix tra inefficienza amministrativa, mala burocrazia e cialtronismo diffuso. Il comune di Napoli da 22 anni ha in comodato d’uso un’area per realizzare il museo ma ad oggi siamo ancora lontani dall’apertura. Sarebbe bello onorare la memoria di Liliana e del papà realizzando finalmente questo museo per il quale sono stati spesi tanti fondi con risultati praticamente pari a zero. Se il comune non è in grado di farlo la regione non deve rinnovare il comodato d’uso e procedere autonomamente”- il commento del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che da anni si batte per ottenere l’apertura del sito museale. (ANSA).

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