NAPOLI – Prende il via l’8 dicembre Il canto delle mani/Tradizione e Innovazione nella danza e nella musica partenopea a cura di Movimento Danza, iniziativa che rientra nell’ambito di Altri Natali, progetto vincitore del bando “Attività di spettacolo dal vivo nelle Periferie di Napoli”, sostenuto da Ministero della Cultura e Comune di Napoli,

Il canto delle mani vedrà impegnati in incontri, laboratori, performance e spettacoli legati alla tradizione napoletana, la Compagnia Movimento Danza e il Performing Group di Gabriella Stazio e l’Ensemble Barocco di Napoli diretto da Tommaso Rossi. Tutte le iniziative si svolgeranno nella VIII Municipalità.

Si comincia l’8 dicembre alle 19,30 al teatro Padre Antonio Cecere con ”Il canto delle mani” coreografia che sviluppa la ricerca e la messa in scena dei riti religiosi e non, partenopei e mediterranei, del Natale e di altre tradizioni. Protagonista sarà la Compagnia Movimento Danza. Si prosegue  il 13 dicembre (stessa localtion e stesso orario) con “Soffio di Partenope” concerto dell’Ensemble Barocco di Napoli dedicato al repertorio della Scuola napoletana di musica sacra e non solo.

Il 23 dicembre ore  19 all’Auditorium Polifunzionale Complesso Scolastico Giovanni XXIII andrà poi in scena lo spettacolo Il fuoco del Vesuvio e Città perduta. Due coreografie che vedranno protagoniste prima la Compagnia Movimento Danza e dopo il Performing Arts Group.

Il fuoco del Vesuvio si incentra su una sorta di incontro-scontro tra tradizione e modernità, dal quale vengono fuori gestualità e musicalità inedite che ci riportano ai temi del Natale.

Città perduta si ispira invece all’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei ed Ercolano. Un evento in cui la ciclicità naturale spezza il tempo storico in un pre e post, come la trasformazione delle feste pagane in riti cristiani.

Ogni performance si concluderà con un incontro con l’artista.

A latere tanti laboratori aperti, senza limiti di abilità o di età, agli abitanti della VIII Municipalità  in cui si approfondiranno i temi del Natale quale l’accoglienza, l’ascolto, la ritualità, l’amore.

 

IL PROGRAMMA DETTAGLIATO

8 dicembre ore 19:30

Il Canto delle Mani

Spettacolo di Danza con la Compagnia Movimento Danza

presso Teatro Padre Antonio Cecere c/o Parrocchia S.M.Maddalena

Via Attilio Micheluzzi, 33

Il Canto delle Mani

coreografia di Gabriella Stazio

Musiche originali di Luigi Stazio

Musiche  E’ Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano Danza e della tradizione campana

Danza Sonia Di Gennaro, Francesca Gifuni

C’è chi canta col cuore, chi con la testa, chi con i piedi, chi con il corpo, chi magari con le sole mani – dice l’amico e M° Pasquale Scialò nel suo saggio “Venti voci per un lessico”.

E c’è chi danza col cuore, chi con la testa, chi con i “piedi”, chi con il corpo, chi magari con le sole mani.

La vera natura della cultura partenopea è fondata sulla tolleranza, sull’attitudine all’interazione, alla commistione: è il frutto dei continui scambi e contatti con i Sud del mondo.

I gesti, i suoni, i colori, gli oggetti, i simboli rimbalzano, riecheggiano, viaggiano trasportati dal mare e trovano ogni volta nuove collocazioni e riutilizzazioni.

Nasce così “Il canto delle mani” una coreografia in cui contaminazioni, connessioni, moltiplicazioni, sovrapposizioni e presenze simultanee convivano nel medesimo spazio/tempo.

Il ritmo della danza si gioca in un susseguirsi di immagini che si compongono e si scompongono in una linea di continuità non tanto logica, quanto analogica. I moduli coreutici si incrociano e si incatenano, lanciati e rilanciati da un capo all’altro della coreografia, fino a formare la tessitura di tutto l’impianto scenico, in cui la forza evocativa di una simbologia arcaica e rituale è “tradotta” in un linguaggio coreografico contemporaneo.

13 Dicembre ore 19:30

“Soffio di Partenope”

Concerto con Ensemble Barocco di Napoli

Una produzione dell’Associazione Dissonanzen

presso Teatro Padre Antonio Cecere c/o Parrocchia S.M.Maddalena

Via Attilio Micheluzzi, 33

 

 

IL SOFFIO DI PARTENOPE

Il flauto a Napoli nella prima metà del XVIII secolo

Anonimo del XVII secolo

Tarantella

Alessandro Scarlatti (1660-1725)

Sonata in sol maggiore per flauto e basso (1699)

Tempo giusto-Arioso-Allegro-Allegro-Largo-Presto-Gigue

Leonardo Leo (1694 -1744)

Sonata VII per flauto e basso continuo

Largo-Allegro-Largo-Allegro

Leonardo Leo

Sonata in sol minore

Largo-Presto-Largo (Arpeggio)-Allegro

Francesco Mancini (1672 – 1737)

Sonata IV in la minore per flauto dolce e basso continuo (1724)

Spiritoso-Largo-Allegro-largo-Allegro spiccato

ENSEMBLE BAROCCO DI NAPOLI

Tommaso Rossi, flauto dolce

Ugo Di Giovanni, arciliuto

Manuela Albano, violoncello

La straordinaria ricchezza di repertorio musicale che fa capo alla Scuola Napoletana è ormai un dato assodato a livello mondiale; opera, musica sacra, musica strumentale: in tutti questi campi i compositori che hanno operato a Napoli tra XVI e XVIII secolo hanno fornito prove magistrali e lasciato capolavori assoluti , che sono ancora valori artistici di bellezza da preservare.

Appare ormai con chiarezza che a Napoli, a partire dagli anni ’70 del XVI secolo, comincia ad affermarsi anche una forte e solida scuola di strumentisti a fiato. Dislocati nei gangli delle istituzioni didattiche napoletane – i famosi Quattro Conservatori – questi musicisti sono, in realtà, dei poli-strumentisti, in grado di suonare con abilità tutti gli strumenti a fiato.

Il programma proposto presenta un piccolo saggio del repertorio per flauto e basso continuo, rappresentativo del ruolo di questo strumento nella Napoli dei primi decenni del XVIII secolo e della qualità musicale delle composizioni dedicate al flauto, provenienti dai fondi musicali del Conservatorio San Pietro a Majella, della University of Carolina Music Library, della Collezione Harrach della Public Library di New York.

16 Dicembre ore 15:30: Laboratorio di danza e dimostrazione

con Movimento Danza

Teatro del complesso scolastico “Alpi –Levi”

Via Bakù, 4

28  Dicembre ore 10:30: Laboratorio di danza e dimostrazione

con Movimento Danza

presso Auditorium polifunzionale complesso scolastico Giovanni XXIII

Via Nuova Toscanella, 235

 

 

23 DICEMBRE 2022 ore 19:00

“Il Fuoco del Vesuvio” e “Città Perduta”

Spettacolo di danza con la Compagnia Movimento Danza ed il Performing Arts Group Compagnia Giovani

presso Auditorium polifunzionale complesso scolastico Giovanni XXIII

Via Nuova Toscanella, 235

Il Fuoco del Vesuvio

coreografia di Gabriella Stazio

con Sonia Di Gennaro

ed il Performing Arts Group – Compagnia Giovani Movimento Danza

Personalmente ho sempre trovato scomodo essere considerata una coreografa “moderna”, perché questa definizione porta con sé un purismo di cui mi sento in parte estranea.

Nella mia ricerca avverto la presenza contemporanea di moduli gestuali e coreografici che spaziano dal vocabolario modern a quello accademico, a quello di matrice etnica.

Credo nella lettura trasversale di questi materiali, in un loro uso “naturale”, senza forzature.

Sarà anche perché sono napoletana, figlia di una cultura che pratica costantemente la contaminazione, la rielaborazione e la sintesi fra materiali indigeni e di importazione, di origine “alta” e “bassa”, del centro e dalla periferia del mondo.

Il Vesuvio è parte integrante del nostro fuoco, che sebbene sia spento, arde ancora. Pronto a riaccendersi, a prendere forme nuove. Un’energia  che cova, pronta a riesplodere.

Tre sono i fuochi di Napoli che mi ispirano.

Il Fuoco del Vesuvio nasce da una ricerca tesa a percorrere un’area culturale napoletana prova di certezze ma ricca di identità.

 

Città perduta

Coreografia di Gabriella Stazio

Musiche originali Luigi Stazio

Danza Sonia di Gennaro

 

Nel 1993 Gabriella Stazio presenta per la prima volta a Napoli e in Italia una performance di danza nel Museo Archeologico Nazionale. Un evento site-specific.  Un progetto avanguardista, mai realizzato prima che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli accolse con lungimiranza e spirito di ricerca. Oggi di iniziative così se ne vedono tante, ma allora l’evento creò grande clamore e interesse.

Città perduta è una coreografia ispirata all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C. che come l’eruzione del Vesuvio è parte integrante della nostra memoria collettiva. Una città perduta che desideriamo ritrovare non solo nella nostra memoria ma anche nella realtà quotidiana.

Gli spettacoli saranno intervallati da momenti di dialogo tra artisti e comunità “Sul significato dell’amore” in cui si approfondiranno i temi del Natale quali l’accoglienza, l’ascolto, l’altro, l’amore. I talk saranno condotti dalla giornalista Mariavittoria Veneruso.

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (fino esaurimento posti).

Info e prenotazioni: email info@movimentodanza.org – WhatsApp 335 8442967

Movimento Danza – Via Bonito 21 B-80129 Napoli

(aperti dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00).

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