Frida-Kahlo-Titti-Nuzzolese202

NAPOLI – Il nostro spettacolo parte da una frase di Frida – “Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà” – per raccontare un suo ritratto privato, autentico e doloroso, commovente e veritiero: non la Frida icona dell’arte e della moda, ma la Frida donna, la Frida vera, la Frida pittrice e moglie e donna messicana della prima metà del secolo.

L’intensa interpretazione di Titti Nuzzolese, affiancata da Peppe Romano nella parte di Diego Rivera, disegna un ritratto di Frida lontano dall’agiografia ricorrente di “grande artista sfortunata”, di donna “innamorata del suo uomo”. Frida fu molto più di questo e, in un certo senso, molto meno: fu una donna che riuscì a imporre un’immagine pubblica diversa da quella privata. La drammaturgia, attenta ai documenti e alle testimonianze, mette in evidenza la complessa personalità di Frida, in cui convivevano idee e sentimenti contrastanti: voleva mostrarsi al pubblico come una donna libera e rivoluzionaria, ma in privato restava ingabbiata nel ruolo della moglie devota che tutto sopporta; voleva essere una pittrice affermata, ma rinunciava a proporre al pubblico le sue opere.”Grandiosa Titti Nuzzolese.” – ArtSpecialDay.com
“Lo spettatore piange e si commuove” – Artementenotizie.it
“Un condensato di emozioni” – I-cult.it

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