Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, è un’icona del cinema italiano.

Il suo volto, la sua voce, la sua straordinaria gestualità fanno ormai parte dell’immaginario collettivo condiviso da tutte le generazioni diventando un personaggio familiare a livello internazionale.

L’Italia si appresta a ricordarlo con una grande mostra che si aprirà il prossimo 13 settembre presso la Sala Dorica di Palazzo Reale, il prestigioso spazio espositivo di Napoli, città dove Carlo è nato e alla quale è stato sempre molto legato tanto che quando gli viene chiesto nel film Piedone Lo Sbirro: “Sei italiano?” lui risponde: “No, sono napoletano”.

Dedicargli questa mostra non sarà solo il modo di celebrare la carriera di uno dei protagonisti della cinematografia internazionale, ma sarà altresì l’occasione per restituire di lui l’immagine completa di grande interprete del cinema italiano, dalla capacità inventiva, ricco di quell’ottimismo del fare che si richiama alle nostre migliori tradizioni e che trasmette tutt’oggi un messaggio di speranza. La mostra multimediale racconterà, passo dopo passo, la sua vita: dalla sua iniziale attività sportiva quale atleta di nuoto, a quella di attore dalla poliedrica e instancabile creatività che lo ha portato nel corso degli anni a ricoprire anche le vesti di: imprenditore, pilota, scrittore, compositore, cantante persino inventore.

La mostra-evento racconterà anche il mondo che si è mosso intorno al grande Bud Spencer: dal suo straordinario partner Terence Hill, ai registi con i quali ha collaborato: Steno, Olmi, Festa Campanile, Montaldo, Colizzi, Clucher e ancora Argento, Castellari, Deodato, Capone, senza dimenticare gli autori delle colonne sonore da Micalizzi ai fratelli De Angelis e ai La Bionda solo per citarne alcuni.

L’esposizione, narrata dalla stessa voce di Bud Spencer, vuole essere un viaggio nel mondo dell’attore con impianti multimediali, videomapping, proiezioni su pannelli, oggetti di scena, premi italiani ed internazionali ricevuti sia come artista che come sportivo, articoli di giornali di tutto il mondo, poster, manifesti di film, bozzetti originali, foto pubbliche e private, gadget e molto altro.

La monografia che verrà realizzata in occasione della mostra non sarà un semplice catalogo, ma un ulteriore documento di integrazione che, oltre al testo critico e all’apparato iconografico, potrà comprendere anche documenti non presenti nell’esposizione con interventi di testimoni e giornalisti che lo hanno conosciuto o che hanno collaborato con lui. Quindi si tratterà di un vero libro biografico, testimonianza dell’incredibile vita di Carlo Pedersoli.

La mostra è curata da Umberto Croppi, co-prodotta da Equa e Istituto Luce-Cinecittà con il supporto di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e la collaborazione della famiglia: la moglie Maria Amato e i figli Giuseppe, Cristiana e Diamante Pedersoli.

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