NAPOLI – Dopo appena sei mesi dalla quindicesima, eccoci approdare alla sedicesima edizione di questa rassegna, che rappresenta, per me, un momento di riflessione su quanto in questi anni abbiamo seminato ed anche raccolto. Inutile nominare i tanti nomi che sono emersi anche grazie al palco che abbiamo offerto alle centinaia di autori, autrici, registi, attori ed attrici, che ora appartengono alla realtà teatrale nazionale, vincitori di premi prestigiosi e partecipanti ai cartelloni dei principali teatri italiani, e non solo. Non è vanagloria, da parte mia che circa venti anni fa decise di lanciarsi in questa avventura e che ebbe la possibilità di realizzarla grazie innanzitutto alla collaborazione di Manuela Schiano Lomoriello ed il suo Teatro a Vapore, e dei suoi amici-collaboratori, Claudio Finelli, Luciano Correale e Roberta D’Agostino, approdati poi ognuno a progetti personali e relativi successi. Sono cinque anni che assumo sulle mie spalle il peso, a volte leggero, altre gravoso, di questo festival, che sono riuscito a far sopravvivere, almeno finora, anche allo tsunami pandemico. Non è vanagloria, dicevo, ma semplicemente una ricerca di motivazioni a non mollare, che in questo momento mi sono davvero difficili da trovare, per non dire impossibili, se ci si confronta con quella politica teatrale, che non riconosce nulla ad iniziative come la nostra. Resta comunque, anche per questa edizione, l’aver raccolto tante occasioni di collaborazione da chi ha dato fiducia alla manifestazione, a partire dalle 12 compagnie in concorso, ad Anna Sciotti e la gestione del Teatro Cortese che ci ospita per la seconda volta, a Beatrice Baino con Le Streghe del Palco ed I Mestieri del Palco, a Clelia Le Bouf per il progetto artistico, alle dieci scuole di teatro che hanno dato la possibilità ai loro allievi di partecipare alla giuria, e per finire, ai professionisti che hanno seguito e seguiranno l’aspetto tecnico.
Non ci resta, a questo punto che dare l’appuntamento a tutti voi per il 2, 3 e 4 dicembre, per poi sperare che la prossima edizione, la diciassettesima, a dispetto della scaramanzia possa essere quella della grande svolta, mentre, dal prossimo mese d’aprile, riparte lo spin-off cinematografico dal titolo “LO SCHERMO DELLA FORMICA” che nasce grazie alla collaborazione con Salvatore Sannino e con il Cinema Teatro De Rosa di Frattamaggiore, che ospiterà la manifestazione di corti cinematografici.
Gianmarco Cesario
LA GIURIA – Quest’anno la giuria della manifestazione è composta da 11 allievi provenienti da 8 scuole di teatro attive nel territorio di Napoli e provincia, ognuna con una sua specifica identità, così da offrire una pluralità di punti di vista, dai quali potrà risultare un giudizio quanto più obiettivo.
Queste, in ordine alfabetico, le scuole che hanno aderito ed i relativi allievi in giuria:
BELLINI TEATRO FACTORY – Mario Ascione – Giuseppe Romano
ELABORATORIO TEATRO ELICANTROPO – Marina Bellucci – Andrea Torre
GIULIART – Roberta Caputo – Andrea Grattagliano
GLOBAL EVENTI – Vincenzo Cernicchiaro
MIND THE GAP – Daniele Piscopo
SCUOLA BENIAMINO MAGGIO – Michele Nazianzeno
TALIA – Rosada Esposito
THEATRE DE POCHE – Davide Raffaello Lauro

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