NAPOLI – Fisicità e anima; crudeltà e consolazione; nudità e immaginazione; gioia e pietas; il giorno e la notte; la colpa e il perdono; la realtà e il sogno; il sacro e il profano; la natura che accarezza e l’istinto bestiale delle sue creature; le stagioni nelle loro manifestazioni pure e dirette ma anche il tempo della vita, quello che scorre inesorabile e che non si ferma nemmeno dinanzi alla morte, che, in questo testo, si contrappone sempre silenziosamente alla vita, quasi a ricordare che, talvolta, è una lotta impari. Nei “Dialoghi con Amin” dello scrittore e giornalista Giovanni Ibello, le contraddizioni, talvolta morbide e talvolta esasperate, accompagnano il lettore dal principio alla fine. È un dialogo con se stessi, ma anche con gli esseri che ci circondano.

È il riconoscimento della miseranda condizione umana che anela, quasi sempre, all’assoluzione, detenuta come “scettro” di potere da un giudice non umano. E poi gli dèi, perfetti nella loro intoccabilità, come se gli fosse concesso tutto, come se la natura fosse nelle loro mani.

In questo spazio di scrittura senza tempo, un elemento più che terreno e molto partenopeo irrompe tra uomini, donne e dèi.

Il “dio” amato da tutti e disdegnato da altrettanti si infila tra le pieghe delle parole dell’autore. È Diego Armando Maradona, vessillo di una voglia di rinascita, di riscatto che va oltre il prestigio sportivo. È un Maradona, che incarna tutte le criticità della Napoli vera. È il suo murales a fare da sfondo alla descrizione ad una scena di ordinaria vita di basso popolare. Ma Maradona è descritto anche nella sua forza dirompente, quella che ha condotto alle vittorie e all’entusiasmo.

“Dialoghi di Amin” è disponibile in tutte le maggiori librerie italiane ed online sui principali siti di distribuzione dal 25 novembre.

È una raccolta di versi suddivisa in quattro parti.

L’autore

Giovanni Ibello, giornalista e scrittore, ha ottenuto il premio “Fiumicino” già per una prima ed embrionale versione del poemetto “Dialoghi con Amin” come opera inedita nel 2018. Nel 2017 pubblica il suo primo libro “Turbative Siderali” con una postfazione di Francesco Tomada. L’opera vince il premio internazionale “Città di Como” ( per l’opera prima) ed il premio dell’Osservatorio Letterario Lermontov. Una sua antologia poetica è stata pubblicata in Russia per l’editore Igor Ulagin nella collana “Contemporary italian poets” a cura di Paolo Galvagni. I suoi versi sono stati tradotti in sei lingue diverse tra riviste, lit-blog e volumi antologici di poeti italiani all’estero. Nel gennaio del 2021 inaugura, con una selezione di testi inediti, la rubrica “I poeti di trent’anni” curata da Milo De Angelis per la rivista “Poesia di Crocetti”. È il direttore della sezione online della rivista “Atelier” dove cura una rubrica di traduzioni poetiche.

Dirige per “Terra d’ulivi edizioni” la collana di poesie “Deserti luoghi”.

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