AMALFI – Essad Bey è sicuramente uno dei più misteriosi scrittori europei del Novecento.

Autore di molti libri popolari negli anni ’30, si spense nel 1942 a Positano: il turbante ‘arabo’ che sormonta la stele presso la sua tomba suscita sempre viva curiosità fra i visitatori del locale cimitero.

Nacque a Kiev (per caso) nel 1905 con il nome di Lev Abramovič Nusenbaum (poi cambiato in Nussimbaum) ma crebbe fino 15 anni a Baku, nel Caucaso.

Figlio di un importante imprenditore petrolifero ebreo, perse giovanissimo la madre che si suicidò in circostanze misteriose: il suo girovagare per il mondo ebbe fine a Positano dove un’altra esule, la scrittrice tedesca (di origine ebraica) Elizabeth Castonier di lui scrisse: ”Un

russo-turco di nome Essad Bey spuntò fuori da qualche parte insieme con una vecchia signora trasandata (Alice Schulte, la sua governante), che parlava solo russo e di cui egli affermava che un tempo era stata la sua balia. Era un uomo misterioso, che come unico documento d’identità possedeva una carta d’imbarco del Norddeutschen Lloyd, che agli occhi dei rispettosi gendarmi figurava come un passaporto diplomatico.

Ammalatosi del morbo di Buerger, visse nella cittadina costiera fino alla sua morte, evitando forse il triste destino del suo amico, il commerciante o ‘scrittore’ (così indicato nell’elenco degli ebrei redatto dal Comune di Positano nel 1942) Albert Adler, che finì i suoi giorni ad Auschwitz.

Michail Talalay, gli altri curatori e autori della presente miscellanea ed il Centro di Cultura e Storia Amalfitana hanno inteso promuovere questo omaggio italiano a Essad Bey nell’ottantesimo anniversario della morte.

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NOVITA’ EDITORIALI

Dieter RICHTER, Con gusto. Il Grand Tour della cucina italiana, traduzione di Alida FLIRI PICCIONI. Amalfi 2022, pp. 151, ill.

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Amalfi e la Calabria. Interscambi economici, sociali, culturali e artistici tra Medioevo ed Età Contemporanea. Atti del Convegno di Studi – Amalfi, 14-15 dicembre 2018. Amalfi 2021, pp. 439, ill.

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Stefan ANDRES, Amata Positano. Racconti dal Sud, a cura di Dieter RICHTER, traduzioni di Olimpia GARGANO. Amalfi 2021, pp. 175.

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Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ricorda che è possibile destinare all’Associazione il cinque per mille dell’IRPEF senza alcun onere aggiuntivo e senza rinunciare alla scelta dell’otto per mille

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