NAPOLI – “Ritornare a vivere uno spazio magnifico della città di Casamarciano come prestigioso palcoscenico che si moltiplica, è una occasione offerta non soltanto a chi vi abita ma a una comunità ben più vasta che anche quest’anno certamente vorrà affollare gli spazi dell’antico Castello trasformati in teatri.

Ho costruito un Festival creando belle occasioni di incontro e di riflessione, e ospitando spettacoli importanti.

A cominciare dal ritorno di uno spettacolo dei record come è Dignità Autonome di Prostituzione di Luciano Melchionna, con la sua moltiplicazione di spazi e di storie tra prosa e musica”, dice il direttore artistico Giulio Baffi presentando il programma del prossimo ““Scenari Casamarciano”

Il recupero dell’identità culturale e storica, la memoria dell’Eduardo “civile” e due ritratti d’artista al femminile sono il cuore della IX Edizione del Festival Nazionale di teatro “Scenari Casamarciano 2019”, in programma dal 6 al 15 settembre nel Complesso Badiale di Santa Maria del Plesco di Casamarciano con il coordinamento di Vesuvioteatro.

L’appello riuscito dell’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Manzi e del direttore artistico Giulio Baffi ha portato alla realizzazione della mostra “Fotogrammi di storia della città”, che si inaugura lunedì 9 settembre alle 21, curata dall’associazione Pro Loco Hystria, culminando nella presentazione del progetto Il Castello, memoria del futuro.

“Il nostro Festival – afferma il sindaco Manzi – non è soltanto una vetrina di spettacoli, ma un luogo di sperimentazione artistica che da sempre si propone di annullare le distanze con gli spettatori. E la risposta del pubblico, che lo scorso anno ha fatto registrare oltre ottomila presenze a Casamarciano in soli dieci giorni, ne è una evidente testimonianza”.

L’inizio ufficiale della rassegna è fissato per venerdì 6 settembre (con repliche sabato 7 e domenica 8 settembre) con “Dignità Autonome di Prostituzione – summer edition”, il fortunato spettacolo di Luciano Melchionna che torna a Casamarciano in una edizione rinnovata e ricca di sorprese. I numeri del lavoro parlano da soli: 44 edizioni interpretate da più di 300 attori/performer, oltre 400 repliche e più di 500.000 spettatori.

Dopo il vernissage della mostra, lunedì 9 settembre The Caponi Brothers presentano dal vivo il loro album “Swing & Soda” che contamina jazz e swing, mescolando Fred Buscaglione e Renato Carosone.
Ancora musica martedì 10 settembre con un cantautore classico come Sergio Cammariere, che offre un recital sospeso tra i suoi brani più amati e le creazioni del nuovo cd “La fine di tutti i guai”, uscito in primavera.

È liberamente ispirato alla Carmen di Bizet lo spettacolo di moda L’amour c’est un oiseau rebelle che l’Atelier Andrea Napolitano presenta mercoledì 11 settembre con la partecipazione di Orsola Russo e Luigi D’Arienzo, subito dopo seguirà la piéce “Atti unici a colori”, messa in scena dalla compagnia Pro Loco Hystria per la regia di Giovanni Cavaccini.

La musica colta sarà al centro del Gran Galà intitolato “Le Voci del teatro” con cui giovedì 12 settembre Francesco Malapena, Eleonora Arpaise ed Enza De Stefano faranno rivivere l’Opera lirica.

Venerdì 13 settembre si terrà alle ore 21 un Incontro/conversazione curato da Giulio Baffi con Raffaele Ausiello e intitolato “Eduardo al balcone”, dedicato all’impegno “civile” del grande autore ed attore, nobile apripista del finale della rassegna, affidato a due firme femminili di qualità della scena nazionale.

Lunetta Savino sarà protagonista, sabato 14 settembre, di una ‘tragedia comica per donna destinata alle lacrime’ con “Non farmi perdere tempo” di Massimo Andrei. È la storia di una donna comune, colpita dal destino, che individua il tempo a sua disposizione come una risorsa.

Una suite di musiche e teatro è la cornice in cui si muove domenica 15 settembre “Preghiera in mare”, interpretata da Stefania Rocca, un testo costruito intorno a una serie di scritti riguardanti il tema dei migranti e della libertà dell’uomo, con un particolare sguardo alla situazione femminile. Temi attualissimi per un festival che ha l’ambizione di raccontare il nostro presente.

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