NAPOLI – L’arte è anche sfida, cambiamento, conoscenza ed evoluzione.  Ebbene, il Laboratorio di Produzioni Audiovisive, Cinematografiche e Teatrali del Prof. Francesco Giordano – che ha incontrato il notevole favore degli studenti de ‘L’Orientale’ – cambia pelle, si evolve  e come una moderna araba fenice rinasce sotto forma di Laboratorio di Cinema che  vede come docente responsabile il Prof. Giuseppe Balirano, ordinario di storia del cinema presso il Dipartimento di Studi Letterari Linguistici e Comparati de ‘L’Orientale’ nonché Presidente del CLAOR, il Centro Linguistico di Ateneo de ‘L’Orientale’, e lo stesso Prof. Giordano nelle vesti di docente esperto. Perfetto esempio di sintesi hegeliana, condensabile nella locuzione del filosofo tedesco “ruina Albae Roma surgit”, il neonato Laboratorio di Cinema sublima la vocazione ereditata dal suo predecessore a ridurre il diaframma tra chi il cinema lo fa e chi ambisce a farlo.

Pertanto, dallo scorso 26 marzo al 7 maggio ogni martedì, dalle 14.30 alle 16.30, presso l’aula 5.4 del Palazzo del Mediterraneo de ‘L’Orientale’, gli studenti ammessi al Laboratorio di Cinema hanno la possibilità di acquisire i fondamenti della tecnica cinematografica e televisiva (montaggio, ripresa, fotografia e sonoro).

Competenze che metteranno a frutto nella realizzazione di video essay, validi come prova finale, che saranno proiettati nel corso del seminario finale, aperto al pubblico e incentrato sull’innovativa metodologia didattica del Laboratorio, cui parteciperanno il Rettore, i Direttori, i Coordinatori, i docenti, gli studenti de ‘L’Orientale’ nonché il Direttore della Film Commission Regione Campania e professionisti del comparto cinematografico.

Fiore all’occhiello del Laboratorio di Cultura, nel solco di quello di Produzioni Audiovisive, la rassegna cinematografica, con titoli, selezionati dal Prof. Giuseppe Borrone, che sviscerano il tema del multiculturalismo declinato in una città come Napoli inclusiva e ‘porosa’ per definizione.

Ad aprire le danze, il 16 aprile, sarà “Un milione di italiani (Non sono italiani)” di Maurizio Braucci, il 23 aprile sarà la volta di “Mathema” di Maurizio Giordano, il 30 aprile verrà proiettato “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli e con protagonista Nando Paone, ospite del Laboratorio insieme al Direttore del Festival “Accordi@Disaccordi”, Pietro Pizzimento, chiusura in grande stile, il 7 maggio, con il pluripremiato “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis che interverrà insieme a uno dei produttori, Silvestro Marino della Sly Production.

Dopo ogni proiezione, alla presenza dei registi e degli attori, seguirà il dibattito, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Prof. Balirano e del Prof. Giordano perché se, come ammoniva Federico Fellini, non s’interrompe (con uno spot) un’emozione, di certo la si prolunga condividendola e così facendo si ravviva e si colora il mondo che anche senza l’arte cinematografica sarebbe grigio e spento.

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