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NAPOLI – Diventato ormai una realtà turistica del territorio, con all’attivo un’affluenza di circa 25000 visitatori provenienti da tutto il mondo, il Museo del Sottosuolo ha ospitato, da settembre ad oggi, spettacoli teatrali e d’intrattenimento, concerti e presentazioni di dischi, insieme agli appuntamenti fissi, come la visita con il munaciello e L’Inferno di Dante.

Anche questo fine settimana di luglio la programmazione del Museo del Sottosuolo sarà caratterizzata da eventi spettacolari: sabato 9 luglio alle ore 20.30 andrà in scena L’inferno di Dante, diretto da Domenico Maria Corrado, e, da venerdì a domenica, la consueta visita del sito accompagnata dal munaciello.Dopo aver incantato tantissimi spettatori, da settembre ad oggi nel Museo del Sottosuolo, “L’Inferno di Dante” di Domenico Maria Corrado e prodotto dalla Tappeto Volante, torna ad emozionare il suo pubblico anche a luglio in questo luogo magico, 25 metri al di sotto di Napoli.Basato sulla Prima Cantica dell’Opera di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra i dieci cerchi dell’Inferno alla ricerca dell’Amore. Un susseguirsi di incontri con i personaggi straordinari del regno delle anime dannate in una cornice che non potrete dimenticare.L’obiettivo è far vivere il luogo che ospita lo spettacolo e aumentare ancora il coinvolgimento dello spettatore. “L’inferno di Dante” nel Museo del Sottosuolo si realizza in tre momenti, ognuno dei quali vedrà protagonista una sala differente del Museo che si sviluppa per circa 3000 mq a 25 metri sotto piazza Cavour, nel cuore della Città, a pochi metri dal Museo Archeologico Nazionale. Nella prima Sala chiamata “Sala Bianca”, dedicata alla prematuramente scomparsa primogenita di Clemente Esposito, padre della speleologia urbana a Napoli e proprietario dei locali in superficie il pubblico incontra Il Sommo Poeta, che in compagnia di Virgilio, che lo libera dalla Lupa dalla Lonza e dal Leone, inizia il suo viaggio, superando l’ira diCaron Dimonio dagli occhi di bragia, ascolterà la voce suadente e innamorata di Beatrice nella sua invocazione, affinché l’autore dell’Eneide aiuti il suo “amico e non de la ventura” nella “diserta piaggia” sfiderà le grida di “Minosse” e si emozionerà alle parole di “Francesca da Polenta” che abbracciata al suo “Paolo” invocherà la “Caina per chi a vita la spense”. Nella seconda Sala, Sala intitolata a Michele Quaranta, detta “delle riggiole”, il Pubblico vedrà ed udrà come Cerbero prima e Pluto il Dio della ricchezza poi, tenteranno invano diavversare il cammino del Poeta e della Sua Guida, e nemmeno le Furie: Megera, Aletto e Tesifon, benché invochino la Medusa potranno bloccare il passaggio alla Città di Dite. Infine Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti usciranno dalle Loro “archie infuocate” per conoscere il viandante Fiorentino, mentre l’albero di Pruno che imprigiona Pier delle Vigne, poeta alla corte di Federico II di Svevia e intimo consigliere dell’imperatore, pregherà il Sommo Poeta che “nel mondo riede, di confortar la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede”. Nella terza ultima sala dedicata a Lucio Bartoli, detta “della guerra” Dante, Virgilio e il Pubblico incontreranno gli ultimi tre personaggi provenienti da tempi e da epoche precedenti: Ulisse, del celebre “fatti non foste a viver come Bruti ma per seguir virtute e conoscenza” il Conte Ugolino che piange la sua disperazione e Lucifero, il Male Assoluto, rappresentato in un modo da far riflettere chi lo incontra. E quindi “uscimmo a riveder le stelle”.La colonna sonora originale, scritta per lo spettacolo, è di Enzo Gragnaniello, le coreografie di Monica Caruso, i costumi di Federica Amato e le maschere di Luca Arcamone, le luci e effetti speciali sono stati creati da Franco Polichetti. Eccezionale è il cast artistico che vede in scena Salvatore Mazza, Enzo Varone, Ciro Zangaro, Francesco Merlino, Simona Fasano, Rodolfo Medina e molti altri interpreti e ballerini. La regia è diDomenico M. Corrado.

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