NAPOLI  – Il Teatro Augusteo di Napoli sorge nella storica piazzetta Duca d’Aosta, conosciuta ormai anche come Piazzetta Augusteo a ridosso della Funicolare Centrale che collega via Toledo al Vomero attraversando la magnifica vista panoramica di via Palizzi dagli anni venti. Il Teatro Augusteo, infatti, nacque tra il 1925 e il 1929 su progetto dell’architetto Arnaldo Foschini e degli ingegneri  Pier Luigi Nervi e Luigi Mellucci.

Fu la prima opera in cemento armato del Mellucci e Nervi ,costruito nell’omonima piazzetta, creata pochi anni prima per dare uno sbocco al traffico della Funicolare Centrale che collega la zona collinare di Napoli con il suo centro anche quest’ultima progettata dal duo Mellucci -Nervi con le imprese Cerruti e Zeni Muggia( Con gli ingg. Muggia Ferruccio e Tancredi il Mellucci progettò il Teatro delle Palme ed il Rossini in Napoli ).

La struttura del Teatro Augusteo è simmetrica, su base circolare con diametro di 30 metri. Richiama molto i teatri a palchi del ‘700, pur essendo dotato di ogni comfort moderno per l’epoca :il progetto di Napoli però è più complesso. La struttura più significativa è la copertura della vasta sala di 30 metri di diametro con al centro un lucernaio circolare apribile, costituita da un sistema radiale di 18 travi reticolari dalle quali sbalzano le mensole rastremate, collegate in punta da un anello che delimita il vuoto centrale. L’altezza delle travi corrisponde all’intero ultimo piano abitabile e i puntoni diagonali sono nascosti nelle pareti divisorie degli ambienti adibiti a uffici. I collegamenti orizzontali tra i pilastri, lungo il perimetro interno della sala, sono raccordati agli angoli costituendo una grande trave Vierendeel(Jules Arthur Vierendeel (Lovanio, 10 aprile 1852 – Uccle, 8 novembre 1940) anulare che contribuisce alla stabilità torsionale del sistema. I due solai di calpestio e di copertura infine irrigidiscono la struttura sul piano orizzontale.

Il Teatro Augusteo si sostituisce a quello preesistente realizzato da Luigi Vanvitelli nel 1772 in quello che una volta era il Palazzo Berio. Questo teatrino, che poteva ospitare fino a 1600 spettatori, si trovava all’interno del palazzo nobiliare. Qui la facciata fu realizzata proprio dal grande architetto, ma l’edificio venne poi in parte demolito per lasciar posto alla nuova piazza.

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