NAPOLI – “Oggi 350 mila famiglie italiane sono sottoposte a pignoramenti e un milione e mezzo sta subendo esecuzioni immobiliari. Le case finiscono all’asta, il valore viene mortificato e spesso dal ricavato non si riesce a soddisfare neanche il 50% dei debiti. Bisogna trovare tutti insieme – banche, professionisti e magistrati – regole utili per uscire da questo momento di crisi che attanaglia moltre famiglie, imprese e professionisti E da questo meccanismo ne escono perdenti tutti, anche Gli istituti creditizi che hanno erogato il credito e non riescono a recuperarlo Ricordiamo che le banche sono fondamentali per la ripresa economica, ma la crisi da sovraindebitamento è evidente nei numeri eppure oggi ci sono grazie al Dlgs 14/19 che ha riformato la Legge 3/12, è possibile falcidiare il debito e in sinergia con le banche, gli organismi da sovraindebitamento e i magistrati, si possono trovare soluzioni che soddisfano tutte le parti in gioco. Noi continueremo a batterci per la tutela” dei sovraindebitati o di chi è in difficoltà economiche. Lo ha detto l’avvocato Monica Mandico, presidente del Centro tutele per famiglie e imprese sovraindebitate, intervenendo al convegno “Processo simulato in diritto bancario”, organizzato a Napoli.

Giuseppe De Simone, avvocato del Foro di Roma, ha invece evidenziato come “l’Italia è il Paese in Europa con il maggior numero di esecuzioni immobiliari pendenti. È una situazione che sta assumendo i contorni di un’emergenza sociale. Il compito degli operatori del diritto, magistrati e avvocati, è riportare questi rapporti sui binari della legalità e del rispetto della legge”.
“La giurisprudenza del contenzioso bancario è in continua evoluzione – ha evidenziato Paolo Apuzzo, commissione Diritto bancario Ordine avvocati di Napoli –. Durante il convegno sono state esaminate tutte quelle ipotesi in cui un contratto bancario o un finanziamento possano essere invalidati o contestati dal cliente se alcuni parametri sulla trasparenza non vengono rispettati”.
Cristiano Capurro, presidente dell’Associazione Alpha Lawyers, ha affermato: “La nostra associazione ha promosso questo evento, primo e unico nel suo genere perché è stato simulato un processo bancario con botta e risposte tra avvocati, commercialisti e magistrati. Vogliamo farci portavoce di queste tematiche anche in ambito tributario, questa sinergia dovrà proseguire”.
Per Diego Ragozini, magistrato II Sezione Civile del Tribunale di Napoli, “l’obiettivo è sviluppare il giudizio ed evidenziare la posizione di ciascun operatore del diritto che interviene nel corso del processo. Bisogna offrire un quadro più completo possibile sul quale interverrà poi il giudice per emettere una decisione”.

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