NAPOLI – È indispensabile ampliare gli investimenti in mobilità collettiva, infrastrutture e tecnologia nel Mezzogiorno italiano, per garantire uno sviluppo sostenibile in grado di colmare il divario territoriale che lo penalizza e creare benefici tangibili per le comunità. Un imperativo, questo, che acquisisce importanza soprattutto alla luce dell’auspicata transizione ecologica nel viaggio.

Da questo assunto ha preso piede il dibattito tenutosi ieri a Napoli, nell’ambito della tavola rotonda Meridione: accessibilità e sviluppo di una mobilità collettiva sostenibile.

Alla discussione hanno preso parte Vincenza Amato, Presidente del Consiglio del Comune di Napoli, Armando Cartenì, Professore di Pianificazione dei Trasporti presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Andrea Incondi, Amministratore Delegato di FlixBus Italia e Gabriele Vargiu, Responsabile Relazioni Istituzionali Italia di Iveco Group. Era presente anche Milena Mazza, Marketing Communication Manager di BluExperience – Salone della Mobilità Sostenibile, che ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo sostenibile della mobilità e ringraziato FlixBus che ha deciso di supportare la manifestazione di quest’anno.

 

L’infrastruttura come elemento portante dello sviluppo territoriale

Il dibattito è stato inaugurato dalla Presidente del Consiglio del Comune di Napoli Vincenza Amato, che ha evidenziato il ruolo cruciale delle infrastrutture e dell’innovazione digitale nello sviluppo territoriale.

A questo proposito, Armando Cartenì, Professore di Pianificazione dei Trasporti presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha sottolineato la rilevanza del trasporto su gomma quale risorsa fondamentale in grado non solo di accelerare la trasformazione ecologica della mobilità e di garantire il diritto delle persone a spostarsi, ma anche di tradursi in vantaggi importanti per le economie del territorio: «Sono necessari investimenti mirati al rilancio delle infrastrutture di trasporto passeggeri nel Meridione, in particolare su gomma: questo si traduce non solo in benefici concreti per gli utenti e in potenzialità per le aziende di trasporto, ma può portare anche a impatti rilevanti sull’occupazione in un territorio e quindi a un generale benessere per la collettività», ha affermato Cartenì.

 

La situazione nel Mezzogiorno italiano e l’urgenza di colmare il divario territoriale

Se si considera il gap esistente nel Mezzogiorno italiano, l’urgenza di investire in un’infrastruttura moderna ed efficiente in quest’area appare particolarmente stringente.

Nonostante il potenziale del Sud quale territorio ad alta vocazione turistica, molte aree patiscono infatti una scarsa penetrazione della rete ferroviaria e aeroportuale: in media, FlixBus rappresenta l’unica soluzione di mobilità collettiva nel 7% dei comuni che collega nelle regioni meridionali, con un picco del 14% in Calabria. Ciò corrisponde a un 12% della popolazione, con un picco del 23% in Basilicata.

In particolare, nel pre-Covid FlixBus collegava:

  • In Abruzzo, 20 comuni su 305, di cui 5 completamente sprovvisti di stazione ferroviaria, per oltre 41.000 abitanti a cui sarebbe negato l’accesso a una rete ferroviaria;
  • In Puglia, 58 comuni su 257, di cui 28 completamente sprovvisti di stazione ferroviaria, per circa 700.000 abitanti;
  • In Basilicata, 19 comuni su 131, di cui 10 completamente sprovvisti di stazione ferroviaria, per oltre 100.000 abitanti;
  • In Calabria, 92 comuni su 404, di cui 58 completamente sprovvisti di stazione ferroviaria, per oltre 200.000 abitanti;
  • In Sicilia, 29 comuni su 390, di cui 6 completamente sprovvisti di stazione ferroviaria, per 100.000 abitanti.

Andrea Incondi, Amministratore Delegato di FlixBus Italia, ha commentato: «La mancanza di soluzioni di mobilità collettiva efficaci e capillari nel Mezzogiorno si traduce in due grandi svantaggi: da un lato, privando le persone di una rete efficace di trasporti collettivi si rischia di ostacolare la transizione ecologica della mobilità, un imperativo a cui non possiamo sottrarci. Dall’altro, il potenziale turistico del territorio, volano di sviluppo economico e rilancio per il Paese, è destinato a tradursi in un’occasione mancata. In questa direzione si muove il progetto che coinvolgerà il sud Italia nei prossimi mesi, focalizzato sul potenziamento delle connessioni all’interno dei territori regionali con lo sviluppo di hub di collegamento in grado di veicolare i flussi di persone fra le grandi città e i piccoli centri. Questo ci permetterà, da un lato, di supportare lo sviluppo di aree meno collegate per mezzo di nuovi arrivi e, dall’altro, agevolare le partenze verso l’Europa».

 

La mobilità su gomma una risposta adeguata alle esigenze di sostenibilità

Alle affermazioni di Incondi ha fatto eco Gabriele Vargiu, Responsabile Relazioni Istituzionali Italia di Iveco Group, che ha sottolineato l’importanza di una sinergia continuativa fra l’industria e gli attori istituzionali, imprescindibile per garantire in ogni momento un livello infrastrutturale adeguato alle esigenze del mercato, anche in termini di sostenibilità: «Condividiamo con FlixBus l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di soluzioni di mobilità sempre più sostenibili ed efficienti anche per il trasporto collettivo a lungo raggio. In ragione di ciò, è fondamentale che all’impegno dei costruttori e degli operatori si continuino ad affiancare, a livello istituzionale, adeguati strumenti di supporto alla domanda di veicoli di ultima generazione per assicurare il necessario svecchiamento del parco circolante».

Proprio in sinergia con IVECO Bus, e con l’azienda Autoservizi Borman, FlixBus ha avviato un importante progetto pilota in campo di sostenibilità sulle strade del Sud Italia: da ottobre 2022 è infatti operativo, fra Napoli e Lecce, un Evadys, un modello IVECO a ridotto impatto ambientale in grado di ridurre di circa il 17% le emissioni di CO2 rispetto a mezzi precedenti utilizzati in condizioni di utilizzo analoghe.

***

L’evento si è inserito nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile (8-24 maggio 2023), promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), la più grande iniziativa nazionale volta a sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, per diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments