NAPOLI (Di Anna Calì) – Ha messo a sedere tutta la difesa ma idealmente anche tutto il campionato di Serie A. Kvara con quell’azione ha permesso al Napoli di allungare nuovamente a più di 18 sulle inseguitrici. Finta e contro finta per un gol che di fatto entra nella storia azzurra ma di tutta la storia recente del calcio. Un ragazzo arrivato di certo non sotto la luce dei riflettori luce a statuto accenderla partiva dopo partita assist dopo assist. Trovare un paragone per Kvara non è facile forse la bellezza di questo numero 77 della sua unicità dentro e fuori il campo. Anche in coppa vuole rubare di nuovo la scena, il Maradona aspetta sognando e si stropiccia gli occhi.
Al 60′ e al 77′ due bombe che portano le firme di Kvaratskhelia e Rrahmani. Due gol che fanno esplodere lo stadio Madadona che, stasera si è vestito in festa col ritorno delle bandiere sugli spalti. Il gol del georgiano che va a esaltare ancor di più il trofeo ricevuto a inizio gara come migliore giocatore di febbraio. Un Napoli che decide di scendere di nuovo in campo col suo vestito migliore. Senza turnover, unico cambio in porta: Gollini al posto di Meret che ha avvertito un dolore al polso durante l’allenamento. Gli undici di sempre, gli uomini fidati del Mister che hanno saputo dimostrare che la sconfitta avvenuta contro la Lazio è stata già archiviata. Il primo tempo si chiude senza gol: Politano si rende subito pericoloso, poi ci prova Osimhen di testa. Prima dell’intervallo altra chance per Politano. A inizio ripresa Osimhen cerca il golazo in rovesciata.
Un Napoli che con costanza, tenacia e tanta mentalità ha saputo dimostrare di sapersi e di potersi riprendere dalle sconfitte. Una vittoria importantissima che, non solo va a siglare di nuovo il +18 sulla seconda ma che segna anche il viaggio che condurrà gli azzurri nella sfida del ritorno di Champions che si giocherà mercoledì al Maradona.
