ROMA – Come era già trapelato il lockdown proseguirà ad oltranza fino al prossimo 3 maggio.

Il presidente Conte in diretta ha affermato: “Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti, si rischierebbe di ritornare a un mese fa con un aumento dei decessi e delle vittime.

Una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche”.

“L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità ma ripartire: dipenderà dai nostri sforzi”.

“Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza” ad aprire alcune attività produttive.

“Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“Ora veniamo all’Europa, che affronta una situazione mai vista. Serviranno 1500 miliardi per superare la crisi, secondo gli studi. Numeri mai visti in tempi di pace.

Le proposte sul tavolo ieri sono un primo passo per una risposta europea. Gualtieri ha fatto un grande lavoro, con tanti altri ministri, ma è un passo ancora insufficiente e occorre lavorare ancora a qualcosa di più ambizioso.

La principale battaglia è per un fondo finanziato da una condivisione economica, come gli Eurobond, ormai celebri, per avere una potenza di fuoco proporzionata alle richieste che richiede l’economia di guerra. il fondo deve essere disponibile subito, lo dico a tutti gli altri presidenti! Se arriveremo tardi, non basterà più quella somma!

C’è anche il fondo per la cassa integrazione, una somma non trascurabile di 100 miliardi, sul tavolo ci sono strumenti significativi ma il principale è l’Eurobond, il più adeguato e fino alla fine faremo battaglia.

L’Eurogruppo propone anche una linea di credito senza condizioni, il famoso Mes, su quest’ultimo punto da questa notte c’è un dibattito legittimo, vivace, di sana democrazia, e vi assicuro che il Governo troverà il modo per interloquire col parlamento e tutti i rappresentanti.

Ma questo dibattito deve essere chiaro, senza falsità, perciò devo fare delle precisazione: il Mes esiste dal 2012, non è stato approvato o creato ieri, come irrresponsabilmente detto ieri da Salvini e Meloni.

Lo stanno ripetendo da ieri per tutte queste ore, non è così, questo governo parla con chiarezza! L’Eurogruppo non ha firmato niente, ne ha istituito alcun obbligo. Su richieste di altri stati membri hanno lavorato questa proposta, è sul tavolo una linea di credito del Mes nuova, ma per essere ancora più chiaro non abbiamo firmato alcuna attivazione perché non ne abbiamo bisogno. Perché lo riteniamo inadeguato totalmente, sin dall’inizio l’abbiamo detto!”(ANSA)

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