NAPOLI (Di Anna Calì) – Un duplice omicidio come non si vedeva da tempo.

La camorra torna a sparare a Napoli al Rione Don Guanella.

A cadere sotto i colpi dei sicari due uomini Pasquale Torre e Giuseppe Di Napoli.

Sul posto sono accorse le auto della Polizia di Stato.

I sicari sono entrati in azione all’interno del dei Colombi al Rione Don Guanella, a Scampia.

Una delle vittime era a bordo di una autovettura mentre la seconda, che è stata ritrovata a terra, avrebbe tentato di scappare ma è stata raggiunta dai killer.

Secondo una prima ricostruzione ad entrare in azione sarebbero stati due o più sicari giunti sul posto in sella a più scooter, che avrebbero fatto fuoco con armi diverse.

“È fondamentale la lotta ai clan. Non è più tollerabile che nella terza città d’Italia, ogni giorno persone innocenti rischiano di trovarsi al centro di agguati, ‘stese’ ed esplosione di ordigni. Gli ultimi sequestri di armi a Frattaminore, di una bomba piena di chiodi a Cardito e il verificarsi di scontri cruenti come ad Arzano, ci mostrano come la camorra persegua una strategia di potere con un’evidente modalità terroristica. Occorre intervenire subito per disarmare Napoli e la sua area metropolitana”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

“Quanto ancora bisognerà aspettare che dalle parole di Lamorgese si passi ai fatti per garantire la sicurezza nei nostri territori? Nel frattempo, a pochi giorni dall’ultima visita del ministro a Napoli, la camorra torna ad alzare la testa, colpendo in pieno giorno. Ministro, il tempo è già ampiamente scaduto, basta con i proclami e gli annunci di facciata, ci si attivi da subito per dotare la città di forze, strutture e mezzi adeguati per contrastare l’emergenza criminalità e far sentire concretamente la presenza dello Stato”. È quanto afferma Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore della città metropolitana di Napoli della Lega.

“Qualche giorno fa il Ministro Lamorgese aveva detto che la criminalità nella città di Napoli era aumentata nel 2021 di oltre il 15%. Si fa finta di non vedere la deriva criminale che attanaglia la città. Purtroppo gli strumenti attualmente in campo per contrastare la criminalità dilagante non sono sufficienti. La camorra spara sempre più spesso per strada, in mezzo alla gente, trai bambini. Ma la deriva totale riguarda l’intera area metropolitana e la violenza esplosiva che si scatena anche per liti di viabilità e durante la movida. Inoltre le rapine frequentemente finiscono nel sangue. Sempre più soggetti agli arresti domiciliari vengono sorpresi per strada dalle forze dell’ordine a svolgere indisturbati le proprie attività delinquenziali per le quali sono stati condannati. Lo diciamo da tempo “i pannicelli caldi” non servono più. O si usa il pugno duro o la situazione sarà destinata a peggiorare ulteriormente” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

«Il duplice omicidio di oggi è l’ennesima ulteriore dimostrazione di come Napoli non sia una città sicura. Diciamo da mesi che serve un piano serio, non solo chiacchiere e sfilate dei politici di turno. Si apra subito un tavolo istituzionale a partire dall’Assise cittadina». Così Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione in merito agli omicidi avvenuti al Rione Don Guanella questo pomeriggio. «Una città che appare in mano alla camorra è il peggio che possiamo augurarci in un momento cruciale come quello che ci apprestiamo a vivere – prosegue Maresca – L’Amministrazione dia un segnale chiaro e faccia di Napoli una città all’insegna della legalità». Poi l’annuncio sulla visita che domani pomeriggio farà alla comunità e al quartiere in segno di solidarietà: «Domani stesso sarò al Don Guanella per dare un segno tangibile di vicinanza al territorio e a tutti coloro come Don Aniello Manganiello che, spesso da soli e tra mille difficoltà, combattono ogni giorno le illegalità e la sopraffazione», conclude.

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