omicidio mergellina

NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Ucciso per aver lavato un parabvrezza in più. Ucciso per pochi spiccioli, forse un euro.

E’ il triste destino costato a “Zico”, questo il soprannome del clochard russo ucciso da un immigrato marocchino di 29 anni Rachid Giovanni, con decine di coltellate al corpo. Erano da poco trascorse le 21.

Zeus come tutte le sere è al semaforo che da via Caracciolo conduce agli chalet. Con lui sul marciapiede un ragazzo Nord Africano.

Scatta il rosso e “Zico” si precipita con la sua stecca a lavare i vetri. Ma forse complice l’alcol, tra i due lavavetri scoppia una discussione furente termitata con un coltello piantato nel petto di Zeus.

Una pattuglia della Polzia di Satto che trasitava per controllo sul lungomare si accorge dell’uomo riverso in terra in una pozza di sangue e di un altro che a gambe levate cercava di far perdere le proprie tracce.

I poliziotti scesi dall’auto hanno rispettivamente bloccato il fuggitivo e chiamato il 118.

All’arrivo dei medici però per “Zico” c’era poco da fare. L’uomo era morto a causa della forte emorragia.

A freddare il 50 enne un coltello di 30cm, nonché, poco distante, nell’aiuola verso la via Orazio, un pezzo di legno, intriso anch’esso di sangue.

I due oggetti, dopo i rilievi della polizia scientifica, sono stati sottoposti a sequestro.

Il personale medico giunto sul posto constatava il decesso dell’uomo che presentava una ferita da taglio all’emitorace sinistro, compatibile con l’arma trovata, ed una profonda ferita alla testa da colpo contundente.

Anche il cittadino magrebino fermato ha necessitato di cure mediche, per poi essere dimesso.

L’autorità giudiziaria ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Rachid Giovanni. per omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

“L’arresto di un parcheggiatore abusivo a Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di aver aggredito a coltellate un altro abusivo per il controllo di un’area di sosta è sintomatico della pericolosità sociale di questi soggetti”. Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

“Siamo di fronte a veri e proprio criminali che non si fanno scrupolo di ricorrere alla violenza. In tanti casi i parcheggiatori abusivi sono legati a vario titolo alla criminalità organizzata e da questa mutuano i metodi. Come la camorra combatte per le piazze di spaccio, queste persone sferrano coltellate per il controllo di un’area di sosta”.

“Non è la prima volta che si verificano fatti di tale gravità legati alla lotta per la spartizione di strade e piazze.

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi assume contorni sempre più inquietanti. Non è più possibile procrastinare l’emissione dei decreti attuativi che permettano l’arresto per questa categoria di delinquenti, diventata una vera e propria metastasi. Solo ripulendo le strade da questo esercito di estorsori si potrà iniziare un’opera di ripristino di legalità e sicurezza nelle nostre città”.

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