ROMA– Le misure di Trump hanno avuto conseguenze già oggi. E’ già attivo nei fatti il divieto di ingresso negli Stati Uniti.
Anche la compagnia aerea Alitalia, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha l’obbligo legale di applicare il decreto di Donald Trump che vieta l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi a maggioranza islamica (Siria, Libia, Iraq, Iran, Somalia, Yemen, Sudan). Al Cairo a una famiglia di iracheni è stato impedito di salire a bordo di un volo EgyptAir per New York. Marito, moglie e due figli, già in possesso del visto, sono stati informati che le nuove regole non potevano consentire l’imbarco. Situazione analoga ai banchi delle compagnie internazionali a Teheran, dove la carta d’imbarco non viene rilasciata ai cittadini iraniani da compagnie come Etihad Airways, Emirates e Turkish Airlines. Da parte sua la Iran Aviation Organisation ha affermato di non aver rilasciato nuove direttive in merito alle compagnie del paese, che comunque non hanno voli diretti con gli Usa. Sul decreto di Trump avvocati e gruppi per la difesa dei diritti umani stanno attivando azioni legali.