NAPOLI – “Il progetto di Controcorrente per rendere più efficiente e solidale l’Ordine dei giornalisti della Campania continua e potrà contare su un numero sempre maggiore di colleghe e colleghi pronti ad impegnarsi per il bene dei giornalisti e della categoria”. E’ il messaggio che, all’unanimità, arriva dall’assemblea, ampia e partecipata, dei colleghi che si riconoscono nei valori e nelle idee di Controcorrente Campania. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il risultato positivo raggiunto dal movimento alle ultime elezioni per il rinnovo degli organismi dell’Ordine: Gerardo Ausiello eletto consigliere con 548 preferenze, primo al ballottaggio e per numero di voti secondo solo al presidente dell’Ordine, e gli altri tre colleghi giunti al ballottaggio, Fabrizio Cappella, Antonella Monaco e Dario Sarnataro, non eletti per appena sessanta preferenze su mille votanti. “In un anno e mezzo abbiamo raddoppiato i voti raggiungendo il 40 per cento dei consensi. Se ci fosse stato un sistema elettorale che, come per il Sindacato, tutela le minoranze, avremmo eletto almeno tre consiglieri” si è evidenziato.

Durante la riunione l’assemblea ha espresso solidarietà alla collega Titti Improta, esclusa dal ruolo di segretario dell’Ordine senza neppure essere stata avvisata. A tal proposito in un messaggio inviato a Controcorrente l’ex presidente dell’Assostampa e direttore di Canale 21 Gianni Ambrosino, convinto sostenitore di Titti Improta, ha ricostruito nei dettagli la vicenda che ha portato alla rottura politica tra Improta e il gruppo che governa l’Ordine della Campania: “Qualche mese prima delle elezioni Lucarelli invitó Titti e me a prendere un caffè – ha spiegato Ambrosino – Ed in quella occasione disse, testualmente, che in caso di sua conferma alle prossime elezioni ci sarebbe stata una staffetta se lui veniva confermato alla presidenza. Lui presidente per un anno e mezzo, poi sarebbe subentrata Titti. L’unica, sue parole, a poter ricoprire la carica di presidente. Dopo il primo turno delle votazioni evidentemente Lucarelli ha preso un’altra strada. Probabilmente costretto. Il giorno della votazione venne fatto il nome di Enzo Colimoro alla segreteria dell’Ordine. Decisione che Titti ha appreso al momento della votazione. Sia chiaro che non ho nulla contro Colimoro. Contesto il sistema. Da quel momento e per tre giorni Lucarelli è scomparso e quando è risuscitato a mia richiesta mi ha spiegato i motivi del cambio di segreteria. Eccoli. Titti nella settimana precedente il ballottaggio si sarebbe incontrata con Gerardo Ausiello in un bar vicino la Regione. Tutto vero. Peccato che Titti stava andando per Canale 21 ad un conferenza stampa di De Luca ed ha incontrato casualmente Gerardo macchiandosi di un reato, quello di salutarlo. Per la cronaca al bar c’era anche Mimmo Falco. Altra colpa di Titti: aver chiesto ad Ottavio, in forma riservata diventata poi pubblica, se forse non era il caso di prendere in considerazione un incarico per Pirozzi. Lascio a voi ogni commento. Ho voluto raccontare questi episodi solo per fare chiarezza”.

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