NAPOLI – Università Parthenope, Università Federico II, associazioni studentesche ‘Studenti per Uniparthenope’, ‘Viviunina’, ‘Udu Napoli’, ‘ADI’, ‘ARTUR’, ‘AIESEC’ ed il regista James La Motta – Source of Emotions promuovono un ciclo di incontri ‘contro la violenza di genere ed ogni genere di violenza’, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre.

Primo incontro lunedì 22 novembre alle ore 11,30 aula 1.2 Palazzo Pacanowski, via Generale Parisi n. 13: interverranno le prof.sse Sonia Scognamiglio e Maria Luisa Iavarone, modererà la dott.ssa Roberta Riccio.
Secondo incontro martedì 23 novembre alle ore 14,30 nell’Aula Spinelli della Federico II: interverranno i proff. Francesco Di Donato e Sonia Scognamiglio, modererà la studentessa Nadia Palumbo.
Terzo incontro mercoledì 24 novembre alle ore 10,30 nella sede di Via Medina della Parthenope: interverranno le prof.sse Antonia Cunti, Valentina Grassi e Luisa Varriale e l’attrice e conduttrice Noemi Gherrero. Concluderà la consigliera comunale, dott.ssa Alessandra Clemente. Modererà la dott.ssa Fiorella Anzano.
Nel corso dei tre giorni di dibattito sarà ospite ed interverrà il regista James la Motta. Sono previsti anche gli interventi degli studenti in rappresentanza delle associazioni.

L’iniziativa è nata nell’ambito del corso di storia delle istituzioni tenuto dalla prof.ssa Sonia Scognamiglio del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’ in occasione del progetto didattico promosso dalla professoressa sul rapporto tra la progressiva riduzione della violenza e il processo di civilizzazione statuale nell’Europa moderna. Sulla scorta degli studi di Peter Burke e di altri autorevoli studiosi, si è messo in evidenza il fenomeno di regressione del ricorso agli insulti come sistema privilegiato d’interazione sociale e dell’uso della violenza come strumento di risoluzione dei conflitti interpersonali. Nelle regioni più evolute d’Europa questo fenomeno di riduzione della violenza nelle interazioni sociali è stato più veloce e significativo, soprattutto in Inghilterra e in Francia, che non a caso rappresentano i modelli di riferimento della statualità. Questo originale percorso ha dato vita a una serie di lavori interdipartimentali tra gli studenti, i dottorandi e i docenti, arricchendo i tradizionali modelli di didattica con approcci innovativi interattivi. Come la realizzazione di “Sui Generis” un video performance realizzato dal ReseTt Lab del corso di laurea LM50/93 dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. L’opera laboratoriale coordinata della Prof.ssa Maria Luisa Iavarone e del Dottor Luigi Aruta, nasce dalla volontà di esplorare i confini del corpo e del movimento, nella loro originalità e singolarità, ‘trait d’union’
in grado di neutralizzare ideologie divisive tra i generi, definibili ma non comparabili se non nella loro stessa natura umana. Ad accompagnare l’opera, una mostra fotografica realizzata dai ragazzi del laboratorio.

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