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Napoli

Inaugurata alla Federico II la prima AWE – Academy for Women Entrepreneurs Italy

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NAPOLI – “Un progetto che ci vede primi in Italia. Accogliamo e ospitiamo un percorso formativo molto speciale che sostiene l’impiego delle donne nel campo dell’imprenditoria. Questo deve aiutare a ridurre le difficoltà che le giovani donne incontrano nel trovare percorsi e strumenti per far valere le proprie idee.

Siamo particolarmente soddisfatti di far partire questa nuova attività formativa, si inserisce in un percorso forte che l’Ateneo sta facendo per dare l’opportunità a noi stessi e al territorio di beneficiare della creatività e della capacità delle nostre ragazze”.

Tracy Roberts-Pounds, Console Generale degli Stati Uniti a Napoli:

“E’ motivo di grande orgoglio contribuire con un programma di formazione all’attrattiva che questo campus ha sui giovani di tutto il paese, contribuendo a ciò che rappresenta per Napoli e per il Sud Italia. Giusto qualche mese fa, abbiamo visitato questo polo tecnologico con l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell, poiché rappresenta il perfetto terreno per collaborazioni strategiche tra i nostri paesi.”

“Uno dei principali obiettivi degli Stati Uniti è infatti trovare modi per connettersi con le nuove generazioni di italiani, affinché la partnership tra Stati Uniti e Italia rimanga forte anche negli anni a venire. Dalle sfide poste dal cambiamento climatico, allo sviluppo della scienza e della tecnologia, dare voce ai giovani è fondamentale per sostenere democrazie solide ed economie dinamiche. Per questo gli Stati Uniti continueranno a cercare attivamente ogni opportunità per sostenere la loro energia ed innovazione.”

“E’ particolarmente significativo portare qui il programma AWE, che ha come obiettivo la crescita economica e anche la parità di genere. La Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia lavora ogni giorno, insieme ai nostri partner italiani, per valorizzare il talento e le capacità di leadership delle giovani donne, e questo programma è uno degli esempi migliori di questo impegno.”

Christina Tomlinson, Ministro Consigliere per la Diplomazia Pubblica, Ambasciata degli Stati Uniti in Italia
“Ǫuesta Academy non è solo uno spazio fisico; è un simbolo di collaborazione tra i nostri due Paesi, del lavoro di squadra e del potenziale inespresso che risiede nelle donne in Italia. Circa un anno fa il governo americano ha presentato per la prima volta un documento ufficiale dal titolo Strategia sulla Sicurezza Economica Globale delle Donne, con lo scopo di sostenere e ampliare l’accesso delle donne al mondo del lavoro in ogni settore dell’economia, promuovendo società più stabili e prospere a livello globale. Ma per avere successo in questa strategia, gli Stati Uniti hanno bisogno di partner e istituzioni locali che condividano la nostra visione e i nostri obiettivi. AWE Italy nasce grazie a una solida partnership tra la nostra Missione Diplomatica e l’Università Federico II, e riflette il nostro impegno condiviso nel favorire la crescita delle nostre comunità attraverso l’empowerment delle donne. Unendo le forze, possiamo realizzare molto di più di quanto potremmo fare individualmente.”

Antonio Pescapè, Delegato del Rettore per l’Innovazione e la Terza Missione, Federico II, Direttore DIGITA Academy
“Il progetto AWE è parte della strategia di Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze della Federico II, rappresenta infatti un’iniziativa di respiro internazionale che intende favorire l’imprenditorialità femminile con l’obiettivo di avere un forte impatto non solo economico ma anche sociale e culturale”

Daniela Terracciano, Docente Federico II e Mentor AWE

“Partecipare a un programma formativo di questo tipo è una grande opportunità. Il talento incontrerà il successo in un programma che contribuirà significativamente a ridurre il divario di genere in campo sociale ed economico”.

Cos’è AWE

• L’Academy for Women Entrepreneurs Italy è un programma totalmente gratuito implementato grazie alla partnership tra l’Università Federico II e la Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia per supportare donne e ragazze nella creazione e/o nello sviluppo di realtà imprenditoriali attraverso formazione, mentoring, partnership commerciali e opportunità di collaborazione con imprese italiane e statunitensi.

• Il polo universitario di San Giovanni è sede della prima edizione italiana dell’Academy for Women Entrepreneurs (AWE), un’iniziativa del Dipartimento di Stato Americano, che dà alle partecipanti l’opportunità di ricevere una formazione in stile statunitense, adattata alla realtà locale con la guida di alumni di programmi di scambio degli Stati Uniti, accademici, leader imprenditoriali e altri partner locali.

• Il partner per AWE Italy è l’Università Federico II di Napoli; la location il Tech Campus di San Giovanni a Teduccio, ecosistema ideale per aspiranti imprenditrici per imparare e fare network. Fondamentale anche la partnership con DIGITA Academy di Deloitte, che fornisce supporto tecnico, skill transfer e condivisione di risorse al programma. Ulteriori partner includono GammaDonna e Women&Tech, prominenti associazioni che sostengono l’imprenditorialità femminile, attivamente coinvolte nella promozione dell’iniziativa AWE e nel reclutamento di mentori per le partecipanti.

• L’implementazione di AWE in Italia è nata dalla visione della Professoressa Daniela Terracciano, che ha conosciuto il programma durante la sua partecipazione, su nomina da parte del Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, al programma International Visitor Leadership Program (IVLP), il più prestigioso programma di scambio professionale del Dipartimento di Stato americano. Al rientro dalle tre settimane negli USA per il programma a tema “Donne e Imprenditorialità” nell’estate del 2022, la Professoressa, con il supporto

del Delegato del Rettore a Innovazione e Terza Missione, professor Antonio Pescapè, ha proposto l’Università Federico II come partner per ospitare la prima edizione italiana di AWE. Ǫuesta intuizione si è trasformata in realtà: da oltre un anno, l’ateneo napoletano e la Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia collaborano sinergicamente per dare vita al programma.

• Il processo di selezione di AWE Italy ha invitato alla candidatura donne con idee imprenditoriali non ancora realizzate o la cui attività fosse nelle fasi iniziali. Sono stati favoriti progetti con impatto sociale o ambientale, o in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

• Delle 55 partecipanti selezionate, circa metà sono di fuori regione, confermando l’attrattiva che programmi innovativi come questo hanno per giovani di tutto il paese. Ci sono, ad esempio, Federica da Verona, con il suo progetto sull’efficientamento energetico degli edifici basato sull’intelligenza artificiale; Martina da Lecce, che sta progettando un’agenzia per l’empowerment femminile; ma anche Viktoriia, trasferitasi in Italia dall’Ucraina a seguito della brutale invasione russa, che adesso avrà l’opportunità di realizzare la sua idea di una scuola bilingue per immigrati e rifugiati. Tante le Napoletane, come Paola che sogna di implementare la realtà virtuale nei musei e nei monumenti partenopei, o Maria Pia, ingegnere della Federico II, impegnata in un progetto che mira ridurre lo spreco alimentare. Diversi anche i progetti sull’health, come quello di Eva sulla diagnosi precoce del cancro al rene, o quello di Manuela sull’automazione della medicina di laboratorio.

• Il percorso si articola in una fase iniziale di tre mesi di formazione formale, che alterna sessioni online a lezioni frontali, seguita da un trimestre di tutoring focalizzato sullo sviluppo del business plan. Il percorso culminerà nel “Graduation Day” previsto per il prossimo giugno, momento in cui le partecipanti avranno l’occasione di presentare i loro progetti a un panel di potenziali investitori. Inoltre, i progetti più promettenti saranno selezionati per pitch competitions nazionali, offrendo così alle aspiranti imprenditrici l’opportunità di attrarre interesse e risorse verso le loro iniziative imprenditoriali.

• Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, attraverso il Bureau for Cultural and Educational Affairs (ECA), ha istituito l’Academy for Women Entrepreneurs (AWE) come programma di scambio nel 2019. Da allora è stato implementato in quasi 100 paesi dal 2019, fornendo ad oltre 25.000 aspiranti imprenditrici le competenze necessarie per raggiungere il loro pieno potenziale economico.

• Il programma AWE collabora con la Thunderbird School of Global Management dell’Arizona State University (ASU) e la Freeport-McMoRan Foundation, i creatori di DreamBuilder, una piattaforma di apprendimento online che insegna alle partecipanti i fondamenti dell’economia aziendale.

• Per integrare le sessioni online “DreamBuilder”, i professori dell’Università Federico II, la Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia e altri partner hanno reclutato leader aziendali ed esperti per fornire lezioni e workshop complementari.

• Ulteriori obiettivi del programma includono la riduzione del divario di genere nell’economia di mercato italiana e la mitigazione della violenza di genere fornendo alle imprenditrici opportunità di autoaffermazione e autosufficienza.

AWE Sostiene gli Obiettivi della Politica Estera degli Stati Uniti

• AWE si allinea con la Strategia di Sicurezza Nazionale del governo degli Stati Uniti investendo nello sviluppo economico dei paesi in modi che approfondiscono le partnership locali, riducendo la probabilità di instabilità, violenza e migrazioni. Supporta inoltre importanti obiettivi di politica estera degli Stati Uniti, come la promozione della prosperità, il ra`orzamento della società civile e l’empowerment delle donne.

• Promuovendo opportunità economiche per le donne e garantendo che le donne abbiano le risorse necessarie per partecipare ed eccellere nell’economia, il programma AWE sostiene direttamente la Strategia Nazionale del governo degli Stati Uniti per l’Equità e l’Uguaglianza di Genere.

AWE Genera Crescita Economica

• La valutazione del programma ECA del 2021 indica che il programma AWE promuove la prosperità economica generando reddito e creando posti di lavoro tra le imprese a conduzione femminile.

• Secondo un sondaggio del 2021 condotto su 1.000 laureate di AWE in 26 paesi:

· Il 74% delle imprenditrici AWE ha dichiarato di registrato maggiori entrate nella propria attività;

· Il 44% ha dichiarato di aver ampliato la gamma dei prodotti o servizi o`erti;

· Il 29% ha a`ermato di aver assunto più personale dopo aver completato il programma.

· Più del 90% delle ex allieve di AWE ha riportato un aumento di fiducia in sé stesse e una maggiore autostima, citando miglioramenti in abilità specifiche come la pianificazione strategica e le capacità di parlare in pubblico.

· Più della metà delle ex allieve ha dichiarato di essere rimasta in contatto con le colleghe di AWE dopo il programma. Hanno raccontato che queste relazioni hanno ampliato le loro opportunità professionali e commerciali, dimostrando la forza, l’utilità e la sostenibilità delle reti AWE.

La leadership del governo degli Stati Uniti su AWE

• Nel gennaio 2023, durante il lancio della Strategia degli Stati Uniti sulla Sicurezza Economica Globale delle Donne, il Segretario Blinken ha dichiarato:

o “Promuovere la sicurezza economica delle donne è la cosa giusta da fare, ma è anche la cosa intelligente e necessaria. Ǫuando tutti possono contribuire appieno, le nostre economie sono più prosperose, le nostre società sono più ricche di opportunità, le nostre nazioni sono più pacifiche e tutti ne traggono vantaggio.”

o “La strategia che stiamo presentando ha al centro una visione semplice: creare un mondo in cui tutte le donne e le ragazze ovunque possano contribuire alla crescita economica e alla prosperità globale e ne traggano beneficio. È un mondo in cui tutti saremo migliori.”

• Nel giugno 2022, la Vice Presidente Kamala Harris ha affermato:

o “Ǫuando si migliora lo status economico delle donne, si migliora lo status economico delle famiglie e delle loro comunità”

o “Ǫuando le donne hanno successo, ne beneficia tutta la società… Sappiamo che l’empowerment economico delle donne non riguarda solo dar loro un lavoro; si tratta di migliorare la loro qualità di vita.”

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