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La Villa Augustea di Somma Vesuviana alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

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PAESTUM – “Gli ultimi risultati emersi, in occasione della campagna di scavo terminata qualche settimana fa, a Somma Vesuviana, nel napoletano, sono davvero importanti. Sono stati portati alla luce ambienti antecedenti l’eruzione del 79 d.C. e per la prima volta saremo alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, su invito della ProLoco nazionale. Domani, Sabato 3 Novembre, illustreremo i nuovi risultati della campagna archeologica condotta dall’Università di Tokyo, a Somma Vesuviana.

Lo faremo, nel corso della Conferenza delle ProLoco D’Italia, alle ore 13, in programma a Paestum, nella sala Cerere presso l’ex Tabacchificio. Dunque mostreremo anche la bellezza del patrimonio culturale sommese, non solo della Villa Augustea il cui sito archeologico continua a regalare emozioni”. Lo ha annunciato Francesco Mosca, Presidente Pro Loco di Somma Vesuviana, nel napoletano.

Il modello Somma Vesuviana – domani – Sabato 3 Novembre – Ore 13 – Borsa Mediterranea Turismo Archeologico di Paestum – Sala Cerere – Ex Tabacchificio.

Alla Conferenza, organizzata dalla ProLoco e dal titolo – Le ProLoco per i beni culturali – Buone Pratiche ed esperienze a confronto, interverranno i rappresentanti dell’ANCI, di Unioncamere, dell’Istituto per il credito sportivo, della Camera di Commercio delle Marche, della Regione Campania e della Regione Puglia.

La Villa Romana Augustea è il futuro del territorio. E’ il futuro di Somma Vesuviana ma è il futuro di tutta l’area vesuviana.

“A Somma Vesuviana è in corso la missione archeologica internazionale sotto la guida dell’Università di Tokyo con la collaborazione dereminante degli archeologi napoletani.

Quanto è emerso in queste settimane è un qualcosa di straordinario. Sono venute alla luce stanze antecedenti al 79 d.C. ed inoltre pomice e cerenite da flusso piroclastico sono state trasferite a Tokyo per analisi, approfondimenti. Il sito che si trova in superfice è straordinario, importante, grande e meraviglioso. Una Villa risalente a 100 anni dopo Cristo – ha continuato Mosca – dove è venuta alla luce anche la stratificazione dell’eruzione del 472 d.C. ma quanto è emerso, quanto è stato scoperto in queste settimane è un qualcosa di unico. Intanto siamo in presenza di testimonianze in grado di raccontarci cosa fosse accaduto dopo il 79 d.C. e quale fosse la vita su questo territorio ma anche quale ricostruzione sarebbe stata fatta. La scoperta però di ambienti antecedenti al 79 d.C. riapre gli scenari sulla possibile esistenza della Villa Imperiale di Augusto. Siamo dinanzi ad un futuro importante per tutto il territorio”.

Ma il patrimonio culturale di Somma Vesuviana, nel napoletano, è tutto da scoprire, da visitare, da ammirare.

“Si pensi ad esempio alle cripte sotterranee che si trovano nel Complesso Monumentale Francescano di Santa Maria del Pozzo. Cripte che distano 800 metri dalla Villa Romana Augustea. L’ultimo ambiente dei tre ipogei è di epoca romana, un luogo di culto pagano, risalente all’epoca romana, sullo stesso livello della Villa Augustea.

E all’interno di queste cripte – ha continuato Francesco Mosca – di questi luoghi ipogei ci sono anche affreschi antichi del ‘600. Nella stessa Sala del Cenacolo c’è un importante affresco del ‘600. Il Complesso Monumentale Francescano è un luogo da visitare, definito dal Ministero dei Beni Culturali, Sito di Interesse Nazionale.

Da tempo c’è anche un grande lavoro di recupero, grazie al Direttore Beni Culturali del Complesso Monumentale Francescano, Emanuele Coppola. Ma Somma Vesuviana ha testimonianze uniche, importanti che spaziano su molteplici epoche. Ad esempio camminando lungo la via centrale del paese, è possibile notare un ceppo di epoca romana con la scritta ancora in latino, una scritta risalente a 2000 anni fa. Sono 11 le Masserie a Somma Vesuviana, un paese ricco di palazzi nobiliari sparsi ovunque e all’interno di alcuni è ancora possibile ammirare affreschi ma anche portali e portoni settecenteschi. Somma è piena di chiese al cui interno si possono ammirare tante opere pittoriche seicentesche. Ad esempio, a Somma Vesuviana, nel cuore della Terra Murata, del Borgo circondato dalla Cinta Mruaria Aragonese, è possibile visutare la Collegiata, la chiesa più antica dell’intera fascia pedemontana.

La Collegiata ha 1000 anni di storia, con una meravigliosa volta in oro zecchino e tante opere di grandi artisti, come ad esempio Pacecco De Rosa. Opere del ‘600 e del ‘700”.
L’auspicio è anche quello di arrivare alla realizzazione di un Museo Archeologico sul territorio di Somma Vesuviana.
“L’auspicio è che si possa arrivare alla realizzazione di un Museo Archeologico. Sono miglaia Siamo dinanzi ad un altro riconoscimento. Il nostro paese ha un grande patrimonio culturale – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – e stiamo lavorando alla sua promozione affinchè possa creare indotto turistico ed economico! ”.
A Somma Vesuviana c’è anche il Castello di Lucrezia D’Alagno, aperto in varie occasioni.

“E’ un Castello molto bello. Con ogni probabilità il Torrione più alto, panoramico, rappresenta uno dei luoghi più belli di tutta la fascia vesuviana. Lo riapriremo a breve per altri grandi eventi. Il Castello è di origine Aragonese e fu voluto da Lucrezia D’Alagno – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – nel 1458 quando si stabilì alla morte del Re Alfonso D’Aragona e per qualche tempo è appartenuto anche a Giovanna III D’Aragona e a Giovanna IV. Il Castello ospitò, ma solo per qualche giorno, anche il grande Totò con la figlia Liliana. Oggi le sale ospitano spesso mostre e conferenze. Come Amministrazione stiamo lavorando molto sulla promozione del patrimonio culturale, sulla conoscenza di un patrimonio culturale e naturalistico meraviglioso”.

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