NAPOLI – – Il Parco Sommerso di Gaiola aggiunge un altro importante tassello al suo percorso di tutela e riqualificazione territoriale, puntando sempre sulla fruizione sostenibile del suo patrimonio naturalistico e archeologico. A diciannove anni dalla sua istituzione, infatti, il Parco si dota di un Disciplinare di regolamentazione delle attività che renderà più agevole e chiara la fruizione e il rispetto delle regole a tutela dell’area marina protetta. Un impegno preso e mantenuto dal nuovo ente gestore, CSI Gaiola onlus, che per oltre un anno ha lavorato intensamente a tale strumento normativo insieme ai tecnici del Ministero della Transizione Ecologica.

Il Disciplinare di Regolamentazione delle attività del Parco Sommerso Gaiola, approvato dal MiTE lo scorso 10 giugno, è un fondamentale tassello normativo. Nelle sue 34 pagine e 29 articoli definisce organicamente e nel dettaglio le modalità di svolgimento delle diverse attività, nelle diverse zone del Parco, e i requisiti e modalità per ottenere le diverse autorizzazioni. Uno strumento concepito nell’ottica della sostenibilità e della trasparenza per agevolare lo svolgimento di attività turistico-culturali nel pieno rispetto della normativa vigente a tutela del Parco. L’altro obiettivo è tentare di far emergere dall’illegalità chi oggi svolge attività economiche sfruttando le bellezze del Parco in maniera abusiva, privi delle necessarie autorizzazioni di legge e senza rispettare le basilari norme di sicurezza.

Dai diving agli operatori di tours in barca o kayak, tutti avranno a loro disposizione uno strumento chiaro e trasparente cui far riferimento per ottenere l’autorizzazione richiesta. Non solo operatori turistici, ma anche ricerca scientifica, riprese televisive, pesca e diportismo sono normate e disciplinate nel dettaglio. Chiare e trasparenti anche le sanzioni per le diverse violazioni della normativa vigente, e i contributi per i diritti di segreteria e le autorizzazioni che dovranno essere versati, secondo il principio che chi sfrutta il Parco per motivi economici, personali o pubblicitari deve contribuire in minima parte al suo mantenimento.

È bene chiarire che anche durante la precedente gestione era possibile dotarsi delle necessarie autorizzazioni, presentando domanda alla Soprintendenza archeologica, che in regime di gestione provvisoria valutava le singole richieste disciplinandole caso per caso.

E in difesa del Parco e della legalità i volontari del Coordinamento Tutela Mare Chi Tene ‘o Mare, coordinamento di diciotto associazioni attive sulla tematica della salvaguardia dell’Ambiente marino, supporteranno la campagna “Per Mare” (PER tutelare inforMARE), svolta in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Napoli, finalizzata a sensibilizzare “chi va per mare” al rispetto delle norme di salvaguardia della piccola area marina protetta cittadina. Nel corso di tre weekend di agosto, i volontari saranno presenti presso i principali ormeggi diportistici cittadini per distribuire mappe tematiche con informazioni schematiche su come comportarsi per rispettare e contribuire a tutelare il patrimonio ambientale e storico-culturale del Parco Sommerso di Gaiola del Parco.

Si partirà domenica 1 agosto dagli Ormeggi Se.Na e Onda Azzurra di Coroglio, quindi Mergellina l’8 agosto, presso i pontili degli Ormeggiatori Mergellina, Consorzio Porto Turistico Mergellina e Concessionari Nautici Mergellina, per poi concludere al Borgo Marinari il 14 agosto, presso l’Ormeggio O’Nas e’ cane e Cooperativa Ormeggiatori S.Lucia.

Istituito con Decreto Interministeriale 07/08/2002, il Parco sommerso di Gaiola si estende per appena 41,6 ha, dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi e deve il suo nome alle piccole isole della Gaiola poste a poca distanza dalla costa di Posillipo. È suddiviso in una zona A di Riserva Integrale ed una Zona B di Riserva Generale. Affidato in gestione provvisoria alla Soprintendenza Archeologica, oggi SABAP-Na, a maggio 2019, dopo un iter di designazione durato alcuni anni, il MATTM ha affidato la gestione del Parco Sommerso al Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, che fin dalla nascita del Parco si è adoperato per il recupero e riqualificazione dell’area attraverso attività di ricerca scientifica, bonifica, divulgazione culturale ed educazione ambientale. Tanto è stato fatto in questi anni, riuscendo a trasformare un luogo profondamente degradato ed abusato in un piccolo fiore all’occhiello cittadino, simbolo della tutela e rinascita del mare di Napoli.

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