SCOTTI

NAPOLI – «È un bene che alcune parti politiche abbiano accolto in sede parlamentare il nostro appello a non perdere tempo prezioso sul tema della vaccinazione antinfluenzale e anti meningococco.

Ora la speranza è che il Governo assuma i provvedimenti urgenti per mettere in campo le azioni necessarie».

Silvestro Scotti, segretario generale FIMMG, commenta con soddisfazione la presentazione da parte dei deputati di Italia Viva Michela Rostan e Vito De Filippo di un’interrogazione al ministro per la Salute speranza, nata sulla scorta dell’appello lanciato da FIMMG e CittadinazAttiva affinché si anticipi e si estenda la prossima campagna vaccinale sull’influenza.

Chiara la linea richiesta al Governo e alle Regioni. Sulla scorta di quanto raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Silvestro Scotti (segretario generale FIMMG) e Antonio Gaudioso (segretario generale CittadinanzAttiva) nel corso della scorsa settimana hanno avvertito sull’esigenza di fare presto nel mettere in piedi una campagna vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica, valutando la possibilità che la stessa parta in anticipo (ad ottobre) e che preveda l’abbassamento a 55 anni della somministrazione gratuita.

Indicazioni che comportano la necessità di approvvigionamenti addizionali di vaccini antinfluenzali.

«È essenziale che la prossima campagna di vaccinazioni antinfluenzali parta in anticipo e sia estesa gratuitamente ad un numero ben più ampio di cittadini». A lanciare l’appello è Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Napoli di Italia Viva, che fa proprie le preoccupazioni dei medici di famiglia in relazione al contagio da Covid-19. «Trovo giusto che la Regione stia già provvedendo a fare scorta di vaccini, ma è necessario anche inviare sin d’ora a programmare i necessari cambiamenti per ampliare la platea dei cittadini che ne devono avere diritto gratuitamente».
Ma la questione vaccini non riguarda solo la Campania e la politica regionale. «Il Governo deve lavorare di concerto con le regioni – dice Preziosi – per far sì che non ci si trovi nuovamente impreparati. Servono infatti fondi che vanno oltre le possibilità di spesa ordinarie delle Regioni, per questo sarebbe opportuno che uno stanziamento venisse previsto per decreto dai fondi a disposizione della protezione civile».
Molto concreto anche il pericolo che, come è avvenuto per i dispositivi di protezione individuale, non ci si riesca ad approvvigionare per tempo del quantitativo necessario di vaccinazioni. Preziosi chiede quindi che la politica ascolti chi è in prima linea e più di tutti conosce i rischi, vale a dire i medici. «Ci è stato spiegato – chiarisce – che le aziende produttrici del vaccino antinfluenzale sono poche e che non sarà possibile far fronte ad una richiesta straordinaria quando l’emergenza sarà scoppiata. Ecco perché si deve programmare ad horas un intervento straordinario ed evitare così di commettere lo stesso errore commesso con le mascherine». Le preoccupazioni dei medici di medicina generale sono state ora recepite in un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Italia Viva Michela Rostan e Vito De Filippo.

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