Cardarelli, medici in malattia? Dati del tutto falsi! (VIDEO)

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NAPOLI – La direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli smentisce la notizia di stampa che riferisce di “249 dottori malati immaginari”.

Una notizia che non trova alcun fondamento nei documenti puntualmente verificati dalla direzione amministrativa.

I numeri, certificati e verificabili, riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA.

Dei 739 medici impegnati a combattere l’emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33.

Di questi 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali.

È bene rilevare anche che dei 33 medici attualmente in malattia 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi.

Al fine di tutelare l’immagine dell’Azienda ospedaliera, dei dipendenti (medici e non) che con dedizione e coraggio sono a lavoro la direzione strategica si riserva di agire nelle opportune sedi contro chiunque diffonderà notizie non verificate e non corrispondenti a verità.

“Esprimo a nome mio personale e di tutta l’associazione il massimo sostegno ai colleghi dell’ospedale Cardarelli di Napoli che da anni sono in trincea. Da sempre denunciamo le gravi carenze in cui sono costretti ad operare. Solo oggi, con una pandemia in atto, ci si ricorda del ruolo insostituibile dei medici e di tutto il personale sanitario. Fino a ieri eravamo bersaglio delle più efferate aggressioni in corsia e nei Pronto Soccorso per non parlare delle numerose liti temerarie contro la classe medica”.

Ad affermarlo è Vincenzo Bottino, vicepresidente nazionale dell’Acoi – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, che aggiunge:

“Respingiamo al mittente tutte le critiche che ci sono piovute addosso. Come ha già avuto modo di spiegare la direzione sanitaria del Cardarelli, i medici in malattia sono 33 e non 249 come emerso da notizie di stampa”.

“In questo momento, tutto serve tranne che le divisioni. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si scusi pubblicamente e venga nei reparti a vedere di cosa abbiamo bisogno invece di definirci vigliacchi da licenziare”, conclude la nota.

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