Ospedale_Cardarelli_Naples

NAPOLI– Licenziamento per giusta causa senza preavviso per due dirigenti medici di radiologia e per un dirigente ortopedico dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Questo il provvedimento adottato dal Consiglio di disciplina sulla vicenda dei falsi referti e delle prestazioni mediche a pagamento venuta alla luce nel mese di aprile 2017 grazie ai controlli incrociati disposti dalla direzione strategica. “Un atto dovuto – sottolinea il direttore generale del Caradarelli Ciro Verdoliva – non solo nei confronti dei cittadini, ma anche e soprattutto per la stragrande maggioranza dei medici che vede sminuita la propria professionalità da simili comportamenti”. “È bene che certe abitudini del passato – dice Verdoliva – vengano stroncate, non è accettabile che i nostri medici o i nostri infermieri debbano essere esposti a gogne mediatiche, e nella quotidianità a vere e proprie aggressioni, per colpa di pochissime pecore nere che ritengono di poter disporre a proprio piacimento e per scopi privati della sanità pubblica”.

“Dal Consiglio di disciplina del Cardarelli è arrivata la decisione che ci si aspetterebbe in tutti i casi del genere e che non è ancora arrivata, tanto per fare un esempio, dal Loreto mare”.Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “la proposta della massima sanzione possibile, il licenziamento per giusta causa senza preavviso dei tre medici resisi protagonisti di una brutta vicenda basata su falsi referti e prestazioni mediche a pagamento venuta alla luce nel mese di aprile 2017, è la migliore risposta per difendere la stragrande maggioranza dei medici del Cardarelli che fanno il loro dovere e non devono essere confusi con chi truffa lo Stato”.“Ora ci auguriamo che la decisione del Consiglio di disciplina, avallata e apprezzata anche dal direttore generale, Ciro Verdeoliva, non incontri le opposizioni dei sindacati e dei dirigenti che dovranno mettere in pratica la decisione” ha aggiunto Borrelli per il quale “quando ci sono elementi chiari e incontrovertibili, come in questo e nel caso del Loreto mare, bisogna arrivare ai licenziamenti anche prima delle sentenze definitive”.(ANSA)

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