NAPOLI – Un dolore ‘dimenticato’ e poco conosciuto, anche se dopo la pandemia i casi di fibromialgia sono in continua crescita.

In Campania si stimano circa 120 mila casi, 2 milioni i pazienti in Italia.

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da stanchezza e soprattutto dolore diffuso a muscoli e articolazioni, è una frequente conseguenza del Covid e secondo un recente studio israeliano la sviluppa il 15% di chi è stato ricoverato per l’infezione, una percentuale che sale al 26% nel sesso femminile dove la sindrome è molto più comune, colpendo in generale le donne in 9 casi su 10.

Tuttora la fibromialgia non è inclusa negli elenchi ministeriali delle patologie croniche e quindi non è nei Livelli Essenziali di Assistenza.

Gli esperti chiedono perciò di puntare i riflettori su questa sindrome, in modo che venga facilitata una diagnosi tempestiva e quindi garantita una presa in carico assistenziale adeguata, in centri con esperienza.

Se ne è parlato in occasione del XII Corso di Alta Formazione sul dolore acuto e cronico, dalla ricerca alla clinica organizzato dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, dal 9 all’11 marzo.

Arturo Cuomo, direttore Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica del Pascale di Napoli e Presidente del Convegno.

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