blinatumomab

NAPOLI – Amgen ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha approvato l’estensione di indicazioni per BLINCYTO® (blinatumomab) in monoterapia per il trattamento di pazienti pediatrici di età pari o superiore a 1 anno con leucemia linfoblastica acuta (LLA) da precursori delle cellule B, recidivante o refrattaria, positiva per CD19, negativa per il cromosoma Philadelphia, in recidiva dopo aver ricevuto almeno due precedenti terapie o in recidiva dopo allotrapianto di cellule staminali ematopoietiche. L’approvazione si basa sui risultati dello studio di fase I/II ‘205, uno studio multicentrico, in aperto, a singolo braccio che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di BLINCYTO nei pazienti pediatrici con LLA da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria.

“L’immunoterapia oggi rappresenta una svolta poiché la chemioterapia, fino ad oggi utilizzata, non è selettiva, interviene sia sulle cellule cattive (leucemiche) che su quelle buone e può avere effetti collaterali gravosi a breve e lungo termine. Grazie alla immunoterapia con blinatumomab l’approccio terapeutico cambiatotalmente: il blinatumomab è un farmaco più maneggevole, meno tossico rispetto alla chemio e generalmente più rapido nella risposta. Siamo dunque di fronte ad una vera e propria rivoluzione nell’approccio terapeutico della leucemia linfoblastica acuta, soprattutto in ambito pediatrico – dichiara la dottoressa Rosanna Parasole, del Dipartimento di Emato-Oncologia Pediatrica dell’A.O.R.N. Santobono-Pausillipon di Napoli. Per i genitori è importantissimo sapere che ai propri figli non cadranno i capelli, che riceveranno una terapia meno tossica e che saranno ospedalizzati il meno possibile, in quanto la maggior parte del ciclo terapeutico si effettua a domicilio. Ad oggi l’80% dei bambini della Campania con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta afferiscono al Centro di Napoli Pausilipon, che rappresenta il centro più grande dell’Italia Meridionale e insulare per arruolamento di nuove diagnosi. Ogni anno vengono diagnosticate circa 35-40 nuove leucemie provenienti da tutte le province della regione campania”.

La LLA è un tumore del sangue e del midollo osseo a rapida evoluzione, che insorge sia negli adulti sia nei bambini.1,2 Si stima che ogni anno in Europa 5.000 bambini ricevano una diagnosi di LLA.3

“Grazie a questa approvazione per l’uso pediatrico potremo offrire un’opzione terapeutica importante a bambini affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta recidivante o refrattaria, che fino ad ora potevano contare su alterative limitate – afferma Ermanno Paternò, Executive Medical Director di Amgen Italia – Blinatumomab è anticorpo bispecifico che fa leva sul sistema immunitario dell’organismo per combattere il cancro e agisce grazie a due bracci: con uno aggancia la cellula del sistema immunitario e con l’altro la cellula maligna, portandole in prossimità. Grazie a questo meccanismo, la cellula T del nostro sistema immunitario è in grado di riconoscere specificamente la cellula tumorale e distruggerla”.

BLINCYTO è la prima e unica immunoterapia basata su un costrutto bispecifico reclutatore delle cellule T (BiTE®) approvata a livello globale. E’ inoltre il primo immunoterapico prodotto tramite la piattaforma BiTE di Amgen®, un approccio innovativo che guida il sistema immunitario a colpire in modo mirato le cellule tumorali.

L’approvazione tramite procedura centralizzata garantisce il rilascio, da parte della CE, di un’Autorizzazione all’Immissione in Commercio valida in tutta l’Unione Europea (UE) e negli stati dello Spazio Economico Europeo (SEE) e dell’EFTA (European Free Trade Association), cioè Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Lo Studio ‘205

Lo Studio ‘205 ha valutato la sicurezza e l’efficacia di BLINCYTO nell’ambito di uno studio clinico di fase I/II, multicentrico, a singolo braccio, condotto in aperto su 93 pazienti pediatrici con LLA da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria negativa per il cromosoma Philadelphia (seconda o successiva recidiva a livello del midollo osseo, qualsiasi recidiva del midollo dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche [alloHSCT, allogeneic hematopoietic stem cell transplantation], o refrattaria ad altri trattamenti e che ha avuto oltre il 25% di blasti nel midollo osseo). I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.

BLINCYTO è stato somministrato come infusione endovenosa continua. La dose raccomandata per questo studio è stata determinata essere pari a 5 μg/m2/giorno nei giorni 1-7 e a 15 μg/m2/giorno nei giorni 8-28 per il ciclo 1, seguiti da due settimane libere da trattamento, e a 15 μg/m2/giorno nei giorni 1-28, seguiti da due settimane libere da trattamento, per i cicli successivi. In caso di eventi avversi era possibile praticare l’aggiustamento della dose. I pazienti che hanno risposto a BLINCYTO, ma che successivamente hanno subito una recidiva, hanno avuto la possibilità di essere ritrattati con BLINCYTO.

Tra i 70 pazienti trattati al dosaggio raccomandato, l’età mediana era di otto anni (intervallo: da sette mesi a 17 anni); 40 su 70 (57,1%) erano stati sottoposti ad alloHSCT prima di ricevere BLINCYTO e 39 su 70 (55,7%) soffrivano di una forma refrattaria della malattia; il numero medio di cicli di trattamento è stato 1,5. Venti pazienti su 70 (28,6%) hanno ottenuto una risposta completa o una risposta completa con recupero ematologico parziale entro due cicli di trattamento, con 17 risposte su 20 (85%) verificatesi entro il primo ciclo. In generale, le reazioni avverse nei pazienti pediatrici trattati con BLINCYTO sono state di tipo simile a quelle osservate nei pazienti adulti con LLA da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria.

BLINCYTO (blinatumomab)

BLINCYTO è un anticorpo bispecifico CD19-CD3 reclutatore delle cellule T (BiTE) che si lega (BiTE®) che si lega al CD19 espresso sulla superficie delle cellule leucemiche di origine B e al CD3 espresso sulla superficie delle cellule T effettrici del paziente stesso. Nel 2014 BLINCYTO ha ricevuto dalla FDA la designazione di “terapia fortemente innovativa” (Breakthrough Therapy) e lo status di revisione prioritaria, e ha ottenuto la piena approvazione negli Stati Uniti per il trattamento della LLA da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria negli adulti e nei bambini. Negli Stati Uniti, BLINCYTO è stato anche approvato con procedura accelerata per il trattamento di adulti e bambini con LLA da precursori delle cellule B in prima o seconda remissione completa con malattia minima residua (MRD, minimal residual disease) maggiore o uguale allo 0,1%.

Nel 2015 BLINCYTO è stato approvato nella UE per il trattamento di soggetti adulti con LLA da precursori di cellule B recidivante o refrattaria negativa per il cromosoma Philadelphia.

La tecnologia BiTE

I costrutti di anticorpi engager bispecifici reclutanti le cellule T (BiTE, Bispecific T cell engager) sono una nuova tecnologia immuno-oncologia che può essere ingegnerizzata per mirare a qualsiasi antigene tumorale espresso da qualsiasi tipo di tumore immunitario del paziente stesso, mettendo in connessione le cellule T con le cellule tumorali. I costrutti di anticorpi BiTE aiutano a collegare le cellule T alla cellula target, per fare in modo che le cellule T iniettino tossine che innescano la morte delle cellule tumorali (apoptosi). Amgen sta sviluppando la tecnologia basata sui costrutti di anticorpi BiTE al fine di mirare in modo univoco (o specifico) numerose neoplasie ematologiche e tumori solidi.

L’impegno di Amgen in oncologia

Amgen Oncology è impegnata ad aiutare i pazienti ad affrontare alcuni dei tumori più tenaci, come quelli resistenti ai farmaci, quelli a progressione rapida e quelli caratterizzati da opzioni terapeutiche limitate. Le terapie di supporto di Amgen aiutano i pazienti a combattere alcuni degli effetti indesiderati tipici di un’intensa chemioterapia; i nostri medicinali e le nostre immunoterapie mirate si concentrano su oltre una dozzina di diverse neoplasie, dai tumori ematologici a quelli solidi. Con decenni di esperienza nello sviluppo di terapie destinate ai pazienti oncologici, Amgen continua ad ampliare il suo portafoglio con farmaci oncologici innovativi e i biosimilari.

Amgen

Da quasi 40 anni Amgen è impegnata a esplorare il potenziale della biologia per rispondere ai tanti bisogni terapeutici non ancora soddisfatti, mettendo le proprie competenze a disposizione dei pazienti affetti da patologie gravi. Questo approccio si basa sull’uso di strumenti quali la genetica avanzata per indagare la complessità delle malattie e comprendere le basi della biologia umana.

Tra i pionieri delle biotecnologie, Amgen è cresciuta fino a diventare leader a livello mondiale con 20.000 collaboratori e una presenza in oltre 100 Paesi.

In Italia dal 1990, Amgen è ormai una realtà consolidata con quasi 300 collaboratori e un livello occupazionale altamente specializzato. Per maggiori informazioni visita il sito www.amgen.it

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