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NAPOLI – «Anche il ministro della Salute Giulia Grillo ha sposato l’idea di riportare la figura del medico in classe.

Essendo stati i primi a lanciare questo progetto non possiamo che essere entusiasti di quello che ci sembra un passo in avanti decisivo». Così Marco Trabucco Aurilio, direttore scientifico del network di promozione della salute PreSa, commenta la decisione del ministro Giulia Grillo di sostenere la reintroduzione dei camici bianchi all’interno degli Istituti scolastici.

A spingere il network editoriale PreSa a lanciare il progetto è la convinzione che una cultura della Salute va creata negli anni, a partire dai banchi di scuola. «La chiave – ribadisce Trabucco Aurilio – è quella di coinvolgere gli specializzandi in Medicina e Chirurgia, per insegnare ai ragazzi a prendersi cura di loro stessi ed educarli alla prevenzione, favorendo stili di vita e comportamenti sani». Ed è proprio questo l’appello che nei mesi scorsi era stato lanciato dal network PreSa al ministro della Salute Giulia Grillo e a quello per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Marco Bussetti. Un’idea realizzabile a costo zero, ma che può portare benefici importanti.

«Il progetto – evidenzia Marco Trabucco Aurilio, – è quello di coinvolgere in questo “servizio alla comunità” i medici specializzandi delle università italiane, che potrebbero dedicare una piccola parte del loro percorso formativo alla promozione di corretti stili di vita e adeguate misure di prevenzione nelle scuole italiane senza gravare sulle casse del Sistema sanitario perché già titolari di borsa di studio “

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