NAPOLI – “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento di ricoveri e complicanze a causa delle infezioni batteriche e micotiche, il tutto legato all’antibiotico-resistenza per un uso eccessivo degli antibiotici che determina la perdita di sensibilità a quel tipo di farmaco. Oggi, dunque, c’è maggiore scelta di farmaci, ma tutti devono essere utilizzati in maniera precisa e sul paziente giusto, perché possono fare la differenza tra la vita e la morte”. A dirlo è Ivan Gentile, ordinario di Malattie Infettive presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, direttore scientifico degli “Incontri in Infettivologia 2.0 – Verso la Medicina di precisione in ambito Infettivologico: l’infettivologo al servizio dell’internista”. Un ciclo di sette appuntamenti che si svolgeranno a Napoli, presso il Centro di servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la vita dell’Università Federico II (aula A.2.3, secondo piano, sede di Biotecnologie in via Tommaso De Amicis 95).

“I sette incontri – spiega il professor Gentile – sono destinati in particolare ai medici di medicina interna e di medicina d’urgenza e l’esigenza è nata appunto da loro. L’idea è poter avere strumenti adatti per fronteggiare una delle principali cause per le quali i pazienti arrivano in pronto soccorso e si complicano nelle corsie, le infezioni batteriche e micotiche, ricordando che gli antibiotici sono armi importanti da usare quando servono, con grande parsimonia, oculatezza e appropriatezza”.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 23 maggio dalle ore 14 alle 18, una sessione durante la quale verrà approfondito il tema della sepsi. L’incontro sarà moderato da Ivan Gentile e Antonio Cittadini, che coordineranno i lavori e gli interventi, con i vari argomenti che saranno affrontati insieme a Giuseppe Castaldo, Maria Rosaria Catania, Paola Salvatore, Stefano Susini ed Emilia Trucillo.

“In Campania – sottolinea Gentile – siamo inoltre davanti ad un paradosso. Gli infettivologi si concentrano in pochi ospedali, ma la maggior parte dei ricoveri per infezioni avviene in altre strutture, nelle quali, inoltre, possono sorgere spesso complicanze infettive che diventano fatali. Dunque, la maggior parte dei pazienti rischia di non ricevere un giusto percorso diagnostico-terapeutico. Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare questo ciclo di incontri, durante i quali si creerà quasi una masterclass, una sorta di corso, per fornire ai medici non specialisti degli strumenti semplici, con un giusto grado di approfondimento, per affrontare questa tipologia di emergenze”. Gli incontri saranno aperti anche ad infermieri e biologici “per dare un approccio multidisciplinare all’iniziativa” conclude Ivan Gentile.

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