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NAPOLI – “Lo scorso ottobre ho sollevato in Consiglio Regionale durante il Questione Time lo storico problema delle lacp, gli istituti autonomi delle case popolari, che si trovano in ogni provincia campana. La norma attuale infatti – dichiara il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli -prevede che le assegnazioni degli alloggi vengano effettuate dalle Amministrazioni locali e che anche gli sgomberi siano gestiti dalle stesse amministrazioni.

Delle 1.600 richieste di intimazione di sfratto richieste nel 2016 dall’Iacp al Comune di Napoli però solo poche sono andate avanti da un punto di vista di attività giudiziaria. In realtà ad oggi nessuno sfratto è stato effettuato o è esecutivo.

Insomma, si fanno partire le procedure d’ufficio ma raramente però si arriva alla richiesta di azione giudiziaria e quasi mai si ottiene un risultato. Almeno secondo i dati ufficiali di due anni fa, perché quelli più recenti sono ancora in fase di elaborazione. Come ho denunciato più volte anche in aula è noto che in molte realtà napoletane e non le case popolari sono occupate non da povera gente ma da abusivi nel migliore dei casi.

In altri casi le case popolari sono gestite dalla camorra. Gli occupanti insomma paradossalmente pagano un fitto superiore a quello che dovrebbero alle pubbliche amministrazione direttamente ai clan che si ingrassano gestendo come se fossero loro gli alloggi pubblici. Per questo accogliamo con favore l’inizio degli sgomberi forzati a partire dalle famiglie dei clan su cui da tempo indaga la DDA.

Adesso bisogna andare fino in fondo nel cacciare questi delinquenti perchè se lo Stato arretrerà davanti alla famiglie di camorristi che vivono alle spalle dei contribuenti nelle case popolari il danno sociale sarà incalcolabile e la forza dei clan aumenterà ulteriormente. Una volta lanciata la sfida non ci si deve più fermare”.

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