NAPOLI – “Napoli ha un problema a tre teste: ecologico, sociale e urbanistico. Su questo ultimo in particolare abbiamo questioni non risolte e affrontate adeguatamente. Il piano regolatore di Napoli risale al 1972, è uno strumento ormai invecchiato. La variante al piano regolatore di Bagnoli è sbagliata e ha contribuito a rallentare ciò che andava fatto oltre venti anni fa in questa zona come in tutta Napoli Est, a partire dalla bonifica», così Sergio D’Angelo, candidato a sindaco di Napoli con il sostegno delle liste civiche “Tutto il bello di Napoli con Sergio D’Angelo”, “La Città che vogliamo con Sergio D’Angelo” e “Lista civica per Napoli – SiAmo Napoli” nel corso del confronto organizzato a Città della Scienza dall’associazione “Sempre insieme per l’Ambiente”.

D’Angelo, che si è confrontato con gli altri candidati sindaco Catello Maresca e Alessandra Clemente, ha continuato spiegando che: “Qui nessuno può salire in cattedra sui fallimenti, perché tutti negli ultimi trenta anni hanno amministrato questa città e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Scontiamo la mancata riqualificazione di intere aree urbane di Napoli, è vero che lo Stato ha tagliato due milioni di euro per le città negli ultimi venti anni ma qua abbiamo spazzato via competenze e persone che si sono trovate meno coinvolte nei percorsi formativi dei territori”.

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