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NAPOLI – La pandemia Covid 19 ha rimesso al centro dell’interesse pubblico la gestione della sanità, soprattutto nella Campania uscita pochi mesi fa dal commissariamento.

Una nuova fase della politica regionale è alle porte con il voto di fine settembre e per l’ex europarlamentare, Erminia Mazzoni, candidata al consiglio regionale come capolista di campania libera, a sostegno di Vincenzo de Luca, sarà il livello dell’assistenza sanitaria il principale banco di prova della nuova Regione.

Pensa alle imprese e al sostegno che dovranno ricevere dalle istituzioni regionali Simona Sapignoli, capolista della Lega nella coalizione di centro destra che sostiene Stefano Caldoro

Critica l’assenza del tema lavoro tra i temi della campagna elettorale il candidato presidente Giuliano Granato di Potere al Popolo, movimento che negli ultimi anni ha incentrato a Napoli la sua attività politica sulla denuncia del precariato e dello sfruttamento dei lavoratori Intervista.

Una lista per la riconferma di Vincenzo De Luca e per la costruzione di un governo regionale del fare: i candidati di Italia Viva che concorreranno alla tornata elettorale del 20 e 21 settembre sono stati presentati questa mattina, all’hotel Mediterraneo di Napoli. Una squadra potente e pronta a lavorare per il bene della Campania. All’incontro anche l’onorevole Ettore Rosato e tutti gli esponenti campani di Italia Viva.

“Presentiamo una squadra di uomini e donne che portano idee, competenze e passione civile” ha dichiarato Giovanni Palladino, responsabile con l’on. Michela Rostan della formazione della lista “Investire nei territori e nelle comunità che li animano sarà la bussola che orienterà la nostra campagna elettorale e, soprattutto, il nostro impegno nel prossimo consiglio regionale”.

Facciamo presto. E’ l’appello del consigliere regionale Antonella Ciaramella, in riferimento all’aumento progressivo dei contagi in Campania, ed alla necessità di effettuare i tamponi sulla popolazione in larga scala e tempestivamente.

“E’ necessario identificare i positivi in tempi celeri – spiega la Ciaramella – onde evitare che gli stessi diventino untori inconsapevoli e per poter monitorare la loro rete di contatti. A tal fine, serve un patto tra pubblico e laboratori accreditati sotto un’unica regia regionale per recuperare la collaborazione del resto già in passato attivata nella fase acuta con l’autorizzazione ai sierologici. Ora che abbiamo una fase addirittura di “ordinaria emergenza ed esigenza di tracciabilitá” la rete pubblica è la priorità ma non può farcela da sola. Abbiamo già le strutture accreditate che hanno superato le procedure di selezione sull’idoneità ad effettuare anche i tamponi e basterebbe recuperare la disposizione dell’unità di crisi regionele del 10 maggio 2020 per aver una situazione a regime efficiente ed efficace. Quest’ultima aveva già intravisto anche la necessità (pensiamo ai lavoratori o imprese) per tutti anche su base volontaria di potersi fare il tampone in modo veloce e sicuro. Urge una procedura facile, chiara e trasparente in tal senso che garantisca il prosieguo dell’attività di screening non appena il pubblico va in saturazione: a quel punto, si deve poter ricorrere ai laboratori accreditati, non solo per dare risposte veloci ai cittadini ma anche per monitorare l’evoluzione della pandemia nella popolazione. E’ mia intenzione portare questo tema anche al centro della discussione nell’ambito della Direzione Nazionale PD, a cui parteciperò il 7 settembre”.

Antonella Ciaramella, del resto, è stata già firmataria dell’emendamento al Disegno di Legge “Misure per l’efficientamento dell’azione amministrativa e l’attuazione degli obiettivi fissati dal DEFR 2017. Collegato alla stabilità regionale 2017 – reg. Gen. N. 392”.

Con detto emendamento, la Regione Campania ha previsto, oltre la forma di aggregazione sul modello hub accreditato e spoke non accreditabili, anche forme di aggregazione in particolare la rete-contratto fra imprese – idonee a salvaguardare la dignità di impresa e la prossimità territoriale.

La “rete” è un contratto sottoscritto da imprese che, per accrescere la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, si impegnano reciprocamente, in attuazione di un programma comune, a collaborare, ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa.

Il consorzio è invece il contratto con il quale due o più imprenditori “istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese”, e in questo campo specifico i consorzi spesso hanno significato la chiusura di imprese locali a favore di multinazionali e perdita di capillarità sul territorio a fronte di nessun risparmio nella spesa pubblica.

Giovedì, 3 settembre, alle ore 19, prenderà il via la campagna elettorale di Gianluca Vorzillo, candidato nella lista civica “Noi campani, con De Luca presidente”, alle Regionali 2020.

All’interno degli spazi dell’Edenlandia, Vorzillo presenterà il suo programma con un incontro aperto ai napoletani.

“Pochi e chiari sono i punti del mio programma – afferma il candidato- il turismo uno su tutti, per me tallone di Achille e allo stesso tempo la principale risorsa della regione. Sono un imprenditore e so cosa vuol dire il sacrificio e cosa vuol dire lavorare in questa regione. Quando mi è stato chiesto di candidarmi ho subito pensato al futuro della regione, e a come potessi mettere la mia esperienza a servizio dei miei concittadini. Mi viene chiesto impegno, e io rispondo con responsabilità”.

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