NAPOLI – “Le dichiarazioni fatte ieri dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sono gravissime e da condannare su tutta la linea. Nelle sue parole in diretta televisiva ha usato espressioni come odio verso Napoli città e Napoli squadra da parte del consiglio comunale, come se noi come singoli e come istituzioni andassimo sistematicamente contro la società. È tutto falso, adesso basta!”. Così in una nota Gennaro Acampora, capo gruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Napoli.

“Esiste una convenzione in base alla quale la SSC Napoli ha obblighi e doveri nei confronti dello stadio Maradona, una concessione che il presidente sistematicamente prova a utilizzare a suo uso e consumo – ricorda Acampora – anche per questo oggi stesso, con una nota ufficiale alla dirigente impianti sportivi del Comune che si occupa dello stadio, chiederò di essere messo a conoscenza dei ritardi nei pagamenti del canone che il presidente ha non con l’amministrazione, non con il consiglio comunale ma con la città, visto che quei soldi noi li utilizziamo per gli impianti delle periferie, e chiederò anche tutte le volte in cui l’impianto è stato utilizzato in modo in proprio e chi l’ha autorizzato”.

“Purtroppo – sottolinea Acampora – abbiamo un presidente che sistematicamente prova a mettere in contrasto chi gli è contro e la città. Lo ha fatto con i campioni del passato che hanno indossato la maglia azzurra, lo ha fatto con il tifo organizzato, con chi è stato suo dipendente e suo collaboratore negli anni. Ieri ha provato a farlo in modo gratuito e senza motivo il con sindaco e il consiglio”.

Acampora prosegue ricordando che “nei mesi scorsi avevamo chiesto di premiare la squadra dello scudetto, il 7 dicembre probabilmente daremo la cittadinanza onoraria a mister Spalletti. Sono contento che non la daremo al presidente, che ha vinto lo scorso anno per la squadra e non per gli investimenti. A questo proposito il presidente ha ancora una volta ricattato minacciando di portare il Napoli a Caserta o a Pompei, magari lo porterà anche a Roma dove è nato”.

In conclusione Acampora sottolinea che “se il presidente vuole rendere pubblica la discussione sullo stadio lo faccia ma in modo serio. In questo senso io chiedo che l’amministrazione e gli uffici facciano una stima dello stadio per capire se lui vuole proporre un’offerta, ricordando a tutti che se oggi lo stadio ospita le partite del Napoli è solo grazie agli investimenti pubblici e non i suoi”.

Il consigliere comunale Nino Simeone ci va giù durissimo: “De Laurentiis prima voleva andare a Melito, poi a Mugnano, poi a Coivano, ora parla di Caserta e Pompei. Andasse alla Madonna di Pompei e facesse una bella preghiera per la salute sua e dei napoletani, il Napoli è una società per azioni e non una onlus: è una sua proprietà e ok, oggi è suo e domani magari è di qualcun altro. Vanno utilizzate delle regole precise, se io sono affittuario e voglio acquistare l’appartamento, devo rivolgermi per iscritto. Si dovrebbe partire così, non dai proclami di andarsene altrove: stanno aspettando te alla Reggia di Caserta? Magari dicesse al suo amico salernitano De Luca di non spendere tutti i 100 milioni per lo stadio a Salerno. E soprattutto stesse al posto suo, perchè se si permettesse di dire che io sia juventino, sarebbe passibile di querela per diffamazione

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