Al Senato un’importante conferenza stampa, per illustrare i percorsi per contrastare organizzazioni mafiose e terroristiche, che investono nell’acquisto delle opere d’arte. Il dott. Nicola Sgariglia: “La Compliance nel mercato dell’arte deve partire dal controllo e della tracciabilità dell’opera d’arte”

La proposta: il passaporto digitale delle opere d’arte per tracciarne la circolazione sul mercato e contrastare gli illeciti.

Il passaporto digitale delle opere d’arte, per contrastare le organizzazioni mafiose e terroristiche, che investono nell’acquisto delle opere artistiche. Un bene rifugio che oggi è libero da qualsivoglia vincolo di tracciabilità e che va normato.
È stato questo il “cuore” dell’approfondimento nella conferenza stampa dal titolo “La circolazione dei beni culturali e artistici”, che si è tenuta lo scorso 27 Febbraio, nella Sala Caduti di Nassirya, a Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica. L’iniziativa promossa dai vertici dell’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte, ha visto la partecipazione dell’ideatore del Passaporto digitale per le Opere d’Arte, Giuseppe Miceli, dei coordinatori del Dipartimento Lavoro dell’Osservatorio, Nicola Sgariglia e Domenico De Vito, del coordinatore del Dipartimento Informatica dell’Osservatorio, Giulio Brandimarte, dei coordinatori del Dipartimento Arte dell’Osservatorio, Eleonora Coloretti e Maria Luisa Piras, dei coordinatori del Dipartimento Legal dell’Osservatorio, Gianluca Bozzelli e Alessio Briguglio, dei Beatrice Mattiacci e Livio Milano, oordinatori del Dipartimento Compliance dell’Osservatorio e l’artista Giorgio Ostigliesi.
Il senatore Luigi Nave, ha accolto la proposta dell’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte, aprendo le porte della prestigiosa sede capitolina, per un approfondimento su un tema, che non deve rimanere di nicchia solo per un gruppo di professionisti con attività di studio e di analisi, che finisco poi nei dossier risultato di tavole rotonde e webinar, ma deve essere trasferito in un reale sviluppo della compliance anti riciclaggio. Ed in questo complesso sistema con una grande orbita di inapplicabilità, si muove da anni l’Osservatorio che è riuscito a mettere una pietra miliare il 10 dicembre del 2021, quando è stato registrando il marchio per il passaporto digitale per le opere d’arte. L’assunto di tale iniziativa è che anche il mondo delle opere d’arte, deve seguire lo stesso trattamento che hanno la circolazione di tutti gli altri beni. Tutto ciò se si vogliono seguire i percorsi di legalità.
I numeri confermano che l’arte rappresenta uno dei principali investimenti del riciclaggio internazionale anche per le associazioni mafiose e terroristiche; cifre da capogiro per attività connesse al mondo dell’arte: circa 67,8 miliardi di dollari con una crescita del 3% tra il 2021 e il 2022. Se si interviene dotando ogni opera di un passaporto d’arte, si può agire su quello che è lo scambio e le relative transazioni economiche oltre alla tutela dell’autore.
“Quando parliamo di mercato dell’arte, non possiamo non parlare delle diverse forme in cui si manifesta, del negozio giuridico della compravendita di opere d’arte e di tutti i possibili pericoli che sono legati al mondo del mercato dell’arte.– ha sottolineato nel suo dettagliato intervento, il dott. Nicola Sgariglia, CEO dello studio Sgariglia & Partner di Qualiano– La Compliance nel mercato dell’arte deve partire dal controllo e della tracciabilità dell’opera d’arte. Tutti gli operatori del mondo dell’arte non possono esimersi dalla Due Diligence legale che non deve avere ad oggetto solo l’accertamento dell’autenticità dell’opera ma anche l’effettiva proprietà e la provenienza del bene suscettibile di valutazione economica. Così facendo il Passaporto Digitale e il Registro Arte rappresentano le principali forme di tutela contro la commissioni di illeciti legati al mondo delle arti.- e concludendo – Questi strumenti permettono di scongiurare il pericolo che un’opera d’arte, prima di essere venduta, e di essere esportata in un altro paese, non venga ricostruita la catena della titolarità, non avendo cosi certezza sulla legittimità della stessa, esponendo gli operatori economici del mercato dell’arte a possibili responsabilità penali, minando cosi la credibilità, l’affidabilità e la trasparenza del mercato dell’arte”.
Dal senatore Nave è arrivata la conferma di un’interrogazione e di un progetto di legge al quale si sta lavorando: “Visto che i numeri in gioco sono davvero importanti– ha sottolineato il politico nel suo intervento– è importante trovare un metodo univoco e la strada che si vuole proseguire per il contrasto all’illegalità nel mondo dell’arte e se il passaporto digitale risulta una strada utile da perseguire”.
I componenti dell’Osservatorio si augurano che il Passaporto digitale per le opere d’Arte e del Registro Arte possa essere lo strumento unico per tracciare i passaggi e le cessioni di un’opera d’Arte, per assicurare certezza e trasparenza, per garantire l’effettivo versamento del diritto di seguito a beneficio dell’Artista o dei suoi eredi, così come previsto dalla legge.

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