27.5 C
Napoli

Alunni e disabilità, il Comune di Napoli “fotografa” la situazione attuale per pianificare gli interventi futuri

-

NAPOLI (di Federica Colucci)- Centoventicinque istituti didattici del territorio – tanto statali che comunali – per mappare con precisione quanti sono gli allievi con disabilità o DSA nel Napoletano. Avere un’idea chiara per permettere poi a chi di dovere di intervenire con cognizione di causa e mettere in campo le azioni migliori per favorire integrazione e apprendimento. Insomma, un punto di partenza per favorire le politiche di inclusione sociale dei giovanissimi.

È questo il lavoro di ricerca messo in campo dal Comune di Napoli, su impulso degli assessorati all’Istruzione e al Welfare e con il contributo del professor Paolo Battimiello (preside della Scuola Belvedere), e presentato alla stampa e alla cittadinanza in un incontro pubblico svoltosi nella sede comunale di Palazzo San Giacomo. Dati certosini che permettono di fare una fotografia dettagliata dell’attuale situazione nelle scuole partenopee, divisi per municipalità e istituti.

“È fondamentale – ribadisce il primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris – conoscere sin dai primi anni della vita la condizione mentale, psicologica e fisica dei nostri bambini. Certe volte manca un approccio corretto: alcune patologie oltre a essere un tema drammatico per la famiglia rischiano di diventare una marginalizzazione sociale”. Proprio ciò che non deve accadere.

I dati emersi dalla ricerca, secondo l’assessore all’istruzione Annamaria Palmieri, sono “interessantissimi”. Spiega: “Sia sulla polarizzazione territoriale di alcune disabilità sia sulla crescita esponenziale di alcune tipologie di disabilità nella scuola dell’infanzia, i dati ci dicono che la nostra città deve prendersi in carico sin da questo momento bambini che resteranno nelle nostre scuole per almeno altri 15 anni”. “Questa fotografia delle scuole e dei territori ci dà un’opportunità – le fa eco l’assessore al Welfare Roberta Gaeta – di programmare insieme politiche sociali oltre che per la scuola, integrarle e integrare il lavoro delle diverse istituzioni per i nostri ragazzi”.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x