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NAPOLI – A poche settimane dall’insediamento dei nuovi Amministratori Unici delle partecipate napoletane inizia una nuova fase, coerente con le decisioni del Consiglio comunale e con l’indirizzo della Giunta.

 

Infatti, poche ore fa, attraverso le assemblee di tutte le società partecipate (Napoli Holding, ANM, Napoli Servizi e Asia) si sono definite le regole per dare un forte avvio alla seconda ed ultima fase di razionalizzazione del sistema delle società partecipate del Comune di Napoli conferendo maggiore incisività all’azione di Napoli Holding, la partecipata delle partecipate.In questo modo si sono gettate le basi per rafforzamento delle politiche di gruppo a cui Napoli Holding, con il suo Amministratore Unico Amedeo Manzo, deve tendere in breve termine.Le decisioni assunte in tutte le assemblee, alla presenza di Amedeo Manzo e del delegato del Sindaco di Napoli, l’Assessore Enrico Panini, sono le seguenti:
– conferimento della partecipazione totalitaria a Napoli Holding che diventa quindi società controllante di Asia, Anm e Napoli Servizi;
– affidamento, da completarsi entro il 31 dicembre 2017, della centralizzazione delle funzioni di staff, coordinamento delle funzioni di amministrazione del personale e gestione degli acquisti;
– entro il 31 dicembre 2018, centralizzazione della gestione dei servizi legali, finanza e controllo di gestione.

Tutte queste decisioni sono finalizzate ad ottenere incrementi di efficacia ed efficienza gestionale dell’azienda e a rafforzare l’intervento pubblico.

Le società hanno provveduto ad una revisione dei loro Statuti apportando una serie di importanti modifiche:
– esplicitazione dettagliata delle attività di controllo analogo esercitate dal Comune di Napoli;
– osservanza dei principi che riguardano il rispetto dell’equilibrio di genere, le deleghe gestionali, i compensi;
– adozione di strumenti che possono assicurare il massimo livello di trasparenza sull’uso delle risorse per l’acquisto ed il reclutamento del personale;
– predisposizione del bilancio consolidato del sistema partecipate;
– predisposizione del bilancio sociale.

Infine, non ultimo per ordine di importanza, gli Statuti sono stati adeguati alle disposizioni del recente Decreto legislativo Madia.

Pur senza date obbligatorie da rispettare, Napoli si afferma per essere la prima, fra le città di medie e grandi dimensioni, ad adeguare gli Statuti alle nuove regole.

Nelle assemblee non è mancato un attento esame dell’attualità.

In particolare, Napoli holding è stata chiamata a coordinare, in rapporto con il Comune di Napoli, la mobilità da Anm alle altre partecipate che dovrà fare i conti con numeri più consistenti di quelli previsti inizialmente, stante la riduzione dei finanziamenti attesi da altri livelli istituzionali, e dovranno essere coordinati dalla stessa eventuali processi di esubero dei dirigenti in considerazione dei nuovi parametri numerici votati dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta.

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