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Debutto de “L’urlo di Jimmy” da Pinter a Teatro alla Deriva alle Stufe di Nerone

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BACOLI – Domenica 10 luglio, alle 21:15, alle Terme – Stufe di Nerone (Bacoli-NA) prosegue l’undicesima edizione della rassegna TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il decimo anno.

Il secondo appuntamento ospita il debutto de “L’urlo di Jimmy”, liberamente tratto da H. Pinter, per la regia di Peppe Miale.

Lo spettacolo, prodotto da Nouveau Théatre De Poche, vede in scena Niamh McCann, Flavio D’Andrea, Irene Latronico, Giancarlo Lobasso, Gennaro Madonna, Chiara Malvano, Mario Russo e Laura Zaccaria.

Ispirato alla trilogia della violenza di pinteriana memoria, questo lavoro parla della capacità del potere di manipolare la realtà attraverso i media e il conseguente lavaggio del cervello. I personaggi, grottescamente, si sentono immuni dalla dittatura che li ingloba, diversi da quel Jimmy che, del meccanismo visionario e crudo che regola la loro vita, è ribelle e vittima.

Risate amare e compassione per uomini deboli. Come tutti noi.

Manifestazione unica in Italia, divenuta appuntamento fisso del territorio flegreo, la particolarità della rassegna risiede nel far esibire gli artisti su una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.

Grazie allo scenario suggestivo e alla distanza dal caos della città, la nostra zattera ha accolto, nel suo primo decennio di vita, un pubblico appassionato, assai curioso e sempre più numeroso, pronto a sorprendersi e lasciarsi catturare dall’abbinamento di tutti gli elementi che rendono unica questa location, nonché tante compagnie e tanti artisti.

«Comincia il secondo decennio di vita della nostra zattera e di ‘Teatro alla Deriva’.

Una cosa enorme, a pensarla e dirla ad alta voce, e assolutamente non scontata se si riflette sulla natura indipendente della rassegna e sulla sua particolarità ed unicità.

La famiglia Colutta, che gestisce le Terme-Stufe di Nerone, che ospita la manifestazione dal 2012, ha fortemente voluto dare continuità a questo progetto e così noi non ci siamo fermati nemmeno nell’anno del covid, nel 2020.

Ora torniamo con il primo cartellone di un nuovo decennio, forti della riconferma avuta lo scorso anno, quando il pubblico ci ha premiati accorrendo numeroso come prima della pandemia.

Ma l’onda lunga di due anni ‘scombinati’, soprattutto per le produzioni indipendenti, che sono il bacino d’elezione della rassegna, si sconta ancora adesso, dato che molti lavori programmati nel 2020 non sono riusciti a debuttare, sono stati rinviati o, in casi sfortunati, addirittura cancellati.

Così, le mie scelte di quest’anno hanno voluto privilegiare spettacoli al debutto o al semi-debutto.

Dopo il primo appuntamento, che raccontava con toni leggeri e malinconici l’arrivo di Maradona a Napoli, il prossimo è un libero adattamento da Pinter, ‘L’Urlo di Jimmy’’, che parla di dittature striscianti e poteri manipolatori attraverso un uso distorto dei media. Il tutto con un cast di otto interpreti, il numero più alto di sempre sulla zattera, guidati dalla mano esperta di Peppe Miale, già nostro ospite qualche anno fa con un testo di Ruccello.

La terza domenica di luglio debutterà uno di quei lavori programmati nel 2020, ma poi sempre rinviati a causa del covid, ‘Don Giovanni’ di Molière, diretto da Mario Autore (l’Eduardo protagonista del film di Rubini ‘I fratelli De Filippo’), in una messinscena che presenta un bilanciato mix di dramma e farsa, nel tentativo di scandagliare la figura di un fiero illuminista ante litteram, cinico e razionale, piacione e ammiccante.

La rassegna si chiuderà con ‘Fattocchiarìe’, one-man-show a firma di Marco Sgamato, talentuoso attore flegreo, che, tra lacrime e risate, e alternando ironia, autoironia, grottesco e invettiva, attraverserà secoli e filosofie per affrontare il rapporto tra sacro e profano, prendendosi gioco di moralità, luoghi comuni sull’omosessualità e aspirazioni varie alla trascendenza.

Come sempre, il tentativo è di offrire un cartellone vario e aperto a più istanze e forme, ma sempre con l’attenzione, da parte mia, di invitare attori di spessore ed indubbia energia».

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