Annalisa Durante: la storia Napoli 27 marzo 2004 Foto tratte dalle cronache di quei giorni Foto: Stefano Renna

NAPOLI – 20 anni da quel 27 marzo del 2004. 20 anni che la vita di Annalisa Durante si è interrotta a soli 14 anni. Nel 2004 siamo all’interno della “prima faida” tra il clan Di Lauro e i cosiddetti scissionisti del sodalizio Amato- Pagano e quella sera si comincia a sparare proprio nel cuore del centro storico di Napoli: a Forcella. Due scooter sfrecciano ad alta velocità, i sicari hanno un solo obiettivo: freddare Salvatore Giuliano, 19 anni, appartiene al clan che controlla i traffici illeciti della zona; il bersaglio però risponde anch’egli al fuoco ed  è così che uno dei proiettili colpisce la giovane Durante in un occhio e le devastò del tutto il cervello. Venne dichiarato il coma irreversibile e dopo 3 giorni morì. L’ennesima vittima innocente della camorra. L’ennesima mano che spara e colpisce chi non dovrebbe colpire.

Per ricordare la tragedia, oggi alle 10 si è tenuto un primo appuntamento nella Chiesa di San Giorgio Maggiore (via Duomo,237/A), con il concerto del quartetto d’archi “Annalisa Durante – Gli Archi di Napoli”; alle 11 invece, nella Biblioteca a porte aperte  ‘Annalisa Durante – Spazio comunale Forcella’ (via Vicaria Vecchia, 23) si terrà l’iniziativa ‘DiVentiamo Lib(e)ri’ con una deposizione simbolica di libri nel segno della cultura che genera vita.Presenti, tra gli altri, il papà di Annalisa Giannino Durante, il presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania don Tonino Palmese, il presidente dell’associazione Annalisa Durante, Giuseppe Perna.

“Oggi ricordiamo il ventesimo anniversario della tragica scomparsa di ‎Annalisa Durante, la ragazza di quattordici anni vittima innocente in una sparatoria della ‎camorra.‎
La fondazione Trianon Viviani rende omaggio alla sua memoria e ne ricorda Il sorriso, la gioia ‎di vivere e il suo amore per la vita, fonte di ispirazione per tutti.‎
Venti anni sono trascorsi dalla sua tragica scomparsa, venti anni che stanno vedendo una ‎trasformazione positiva di Forcella, da periferia urbana a insula viva del centro storico e della ‎città, grazie anche all’azione incisiva e appassionata della rete di istituzioni ed enti civili, ‎religiosi e del terzo settore che operano nel territorio.‎
Molto c’è ancora da fare. E la Fondazione rinnova l’impegno a contribuire, con le proprie ‎attività culturali e di inclusione sociale, alla lotta comune per un futuro migliore: un futuro in ‎cui la violenza e l’ingiustizia sociale non hanno posto”, queste le parole scritte in un post dalla pagina Instagram del Teatro Trianon.

“Il ricordo di Annalisa Durante sia la spinta per un impegno politico costante per rendere sicure le periferie della nostra Regione. I rioni, i quartieri e le zone periferiche sono l’anima delle città e la memoria di Annalisa è motivo di attenzione maggiore delle istituzioni. Oggi sono previsti eventi per celebrare Annalisa a Napoli, ma l’insegnamento maggiore di questa ingiusta storia è la rinascita di Forcella grazie alla forza d’animo del padre di Annalisa e all’impegno della società civile – continua Oliviero – da quartiere nel degrado, Forcella oggi è simbolo di riscatto. Il messaggio del papà di Annalisa oggi, a venti anni da quel drammatico e orribile fatto di sangue, è proprio questo: la costanza nell’impegno in prima persona può seminare il cambiamento”, così il presidente del consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero nel ricordare Annalisa Durante a 20 anni dalla sua morte.

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