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Scenari nuovi e ampi per il sito archeologico di Somma Vesuviana

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SOMMA VESUVIANA – “Somma Vesuviana è una miniera di gioielli. La Villa Augustea è uno dei tanti. Probabilmente la cultura e il turismo saranno il futuro di questa terra. Lo dicono i numeri mai registrati in 20 anni di aperture. In due giorni abbiamo avuto u mare di presenze, un fiume di gente, turisti provenienti da ogni parte della nostra regione e non solo. Ben 915 visitatori nelle 4 ore e 30 di aperture ieri ma oggi ancora di più sfondando il tetto dei 1000 visitatori. Oggi, in 4 ore e 30 abbiamo registrato altri 1135 visitatori. Due giorni fantastici. È una grande manifestazione di attenzione nei confronti di Somma Vesuviana”. Lo ha affermato Francesco Mosca, Presidente della  Pro Loco, a poche ore dalla chiusura alle visite.

Siamo dinanzi ad un risultato nuovo.

“Ben 915 visitatori nelle 4 ore e 30 di visite, per la giornata di Sabato, 1135 nelle altre 4 ore e 30 per la giornata di Domenica, 2050 visitatori in nove ore con una media di circa 227 visitatori in un’ora. Siamo sulla strada giusta. La Villa Augustea c’è e c’è l’epoca augustea. Avevamo ragione nel puntare sulla promozione del patrimonio culturale. Le scoperte di questi giorni sono state davvero sensazionali. Il territorio credo che abbia compreso l’importanza di quanto sta per accadere a Somma Vesuviana, ma dobbiamo farci trovare pronti a quelle che potrebbero essere le prossime, grandi novità. L’eventualità di trovarci dinanzi alla possibile Villa dell’Imperatore Augusto si fa spazio e questo scenario, possibile, è ritornato all’indomani degli ambienti venuti alla luce di recente. Somma Vesuviana ha dimostrato ancora una volta di reggere l’impatto anche dal punto di vista organizzativo. Abbiamo gestito un flusso importante di arrivi concentrati in poche ore. Ringrazio la ProLoco di Somma Vesuviana – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano –  il Presidente Francesco Mosca, il Corpo dei Vigili Urbani, le guide della stessa ProLoco, ma ringrazio l’archeologo Antonio De Simone e tutta la missione giapponese, l’Università di Tokyo. Le istituzioni nazionali devono darci un aiuto importante nel riorganizzare l’area archeologica, ma anche nella possibilità di realizzare un Museo Archeologico a Somma Vesuviana. I reperti portati alla luce, in 22 anni di scavi, sono migliaia, davvero tanti. Per noi sarebbe importante riportare a Somma Vesuviana le statue, ad esempio. Somma Vesuviana c’è! Oggi penso che il territorio abbia pienamente compreso la grande realtà dinanzi alla quale siamo con risultati davvero importanti. I segnali però ci sono e credo sia giusto sottolinearli. Nei giorni scorsi la Soprintendenza ha annunciato possibili investimenti sul sito archeologico di Somma Vesuviana ed un inserimento della stessa Villa Augustea nel circuito promozionale”.

Ed ora si pensa ad itinerari culturali.

“La linea di questa amministrazione, guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno è di valorizzazione del patrimonio culturale e stiamo raccogliendo i frutti. Anche oggi, in sole tre ore di apertura del sito archeologico della Villa Romana Augustea, abbiamo registrato almeno 680 presenze che si vanno ad aggiungere alle 915 di ieri. Somma Vesuviana è ricca di monumenti, di storia, di cultura. Noi vogliamo far emergere questa realtà puntando sul turismo. La Villa Augustea riesce a darci questa opportunità. Siamo in presenza di un cantiere – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano –  ma è un sito archeologico che registra già grandi numeri. La giusta comunicazione fa tanto. Comunicare, far sapere che Somma Vesuviana è un posto da visitare e dove c’è la possibilità di soggiornare . Su questo territorio c’è grande ricchezza enogastronomica con il baccalà, con l’ottima ristorazione. Stiamo lavorando alla realizzazione di itinerari culturali aperti. In occasione delle aperture della Villa Romana Augustea apriremo anche gli altri siti culturali di Somma Vesuviana, in modo tale da portare questi grandi numeri anche in altri luoghi del paese. Il faro è la Villa Augustea in grado di illuminare il resto del patrimonio culturale e sociale di Somma Vesuviana”.

Dalla ProLoco al Corpo dei Vigili Urbani, ancora una volta Somma Vesuviana ha dimostrato capacità organizzative.

“Siamo andati ogni oltre aspettativa – ha affermato Mauro Polliere, Assessore alla Mobilità del Comune di Somma Vesuviana – e a tale riguardo ringrazio il Corpo di Polizia Municipale. Abbiamo gestito un flusso continuo di persone, a testimonianza del grande interesse per il territorio”.

 

E le scoperte sono davvero sensazionali!

Secondo gli archeologi c’è molto di più. Trovate pomici e cenerite. Il materiale è a Tokyo per gli approfondimenti da parte dei ricercatori dell’Università di Tokyo.

“Abbiamo rinvenuto pomice, cenerite di flusso piroclastico e residuo anche più freddo. Tutto il materiale è stato trasferito a Tokyo, dove i nostri ricercatori stanno effettuando le indagini su quanto abbiamo trovato. Stiamo indagando soprattutto sulle pomici  – ha annunciato Satoshi Matsuyama, ricercatore, archeologo dell’Università di Tokyo, oggi, in occasione dell’apertura straordinaria del sito archeologico della Villa Augustea, a Somma Vesuviana, che continua a stupire e a dare notizie – e la convinzione è che si tratti di materiale più antico rispetto al 79 d.C. e dunque siamo in attesa di questi risultati che potranno essere importanti”.

Per gli archeologi, dopo le scoperte di questi giorni, si potrebbe essere in presenza di strutture architettoniche complesse.

“In questi giorni abbiamo trovato una fase antecedente al 79 d.C. e l’impressione è che questa fase sia molto complessa, molto articolata per cui diventa impegno di scavo e di studi per i prossimi anni. Non è una Villa banale. Siamo dinanzi ad una struttura molto complessa e articolata. In questi giorni abbiamo portato alla luce alcuni ambienti ma oltre a quelli che abbiamo già notizia e dei quali abbiamo notizia – ha dichiarato l’archeologo Antonio De Simone –  abbiamo l’impressione che siano presenti ancora altri ambienti. Siamo dinanzi ad uno scenario molto importante. E’ venuta alla luce una stanza dove abbiamo trovato anfore precedenti all’eruzione del 79 d.C. e dunque adesso abbiamo la certezza che la Villa emersa a Somma Vesuviana, costruita 100 anni dopo l’eruzione del 79, aveva avuto una vita più antica e quindi viveva già al momento dell’eruzione del 79 d.C. ed è un fatto molto importante. Lo scavo è ora in corso e quando arriveremo al pavimento di questa stanza capiremo qualcosa in più”.

Il sito archeologico della Villa Augustea è oggetto della missione internazionale guidata dall’Università di Tokyo con la collaborazione del Suor Orsola Benincasa di Napoli. In questi decenni sono venuti alla luce centinaia e centinaia di reperti. Portati alla luce imponenti ambienti risalenti al periodo posteriore al 79 d.C. come testimonianze dell’eruzione del 472 d.,C., molte celle vinarie, colonnati, pavimenti mosaicali, basolati, affreschi. Di recente però sono emerse testimonianze ancora più antiche con scenari ampi verso la possibile esistenza, sul territorio di Somma Vesuviana, della Villa Imperiale di Ottaviano Augusto e anche del Santuario dedicato all’Imperatore. All’epoca degli evernti, Augusto morì nel 14 d.C., Somma Vesuviana era territorio di Nola. Lo scrittore Tacito riportò che la morte dell’Imperatore sarebbe avvenuta, proprio presso il territorio di Nola.

Con le scoperte, di questi giorni, si aprono scenari ampi.

 

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