CARDITO – La ripartenza della scuola in questo periodo di emergenza sanitaria dovrà puntare necessariamente sulla ricerca e l’utilizzo di nuovi spazi, per permettere lo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza e rispettando il distanziamento sociale, ma nel territorio campano seppure tali spazi esisterebbero in teoria non vengono sfruttati.

E’ il caso dell’istituto scolastico elementare “Marco Polo” di Cardito che nel 2012 a causa di un incidente, durante il quale la caduta di intonaco e parti di laterizio ferirono due maestre e due bambini, fu evacuato e chiuso e mai più riaperto.

Ora la struttura, come ha raccontato un cittadino al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli in rappresentanza dei residenti di Via Marconi e di Via Libertà di Cardito, dove sono gli ingressi della scuola, versa in condizioni fatiscenti ed è del tutto abbandonata:” Questa scuola è chiusa dal 2012 e da allora non si è fatto nulla per poterla riaprire e riutilizzarla ed oggi rappresenta addirittura una forma di degrado per il nostro quartiere. La struttura è completamente abbandonata, la vegetazione selvaggia ha invaso la strada e l’accumulo di rifiuti e spazzatura ha attirato i topi e tutto questo è insano sia per i bambini che giocano nei pressi della scuola che per tutti noi residenti.”

“Siamo senza parole. Vedere che esistono strutture che vengono lasciate al degrado ci fa rabbia. Ora innanzitutto abbiamo chiesto che l’area venga bonificata e ripulita, non è possibile che i residenti debbano vivere accanto a questo orrore e cosa più importante abbiamo inviato una nota al comune di Cardito e all’ufficio scolastico regionale per chiedere quando si intenda procedere alla messa in sicurezza e al restauro di quest’edificio, siamo in una fase in cui vi è una necessità di nuovi spazi ed allora bisogna darsi da fare per renderli fruibili. ”-ha dichiarato il Consigliere Borrelli.

Cardito, la scuola Marco Polo chiusa nel 2012 per un incidente e mai più riaperta, ora in condizioni disastrose. La denuncia dei resident

Cardito, la scuola Marco Polo chiusa nel 2012 per un incidente e mai più riaperta, ora in condizioni disastrose. La denuncia dei residenti. Borrelli: “Bisogna bonificare l’area."La ripartenza della scuola in questo periodo di emergenza sanitaria dovrà puntare necessariamente sulla ricerca e l’utilizzo di nuovi spazi, per permettere lo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza e rispettando il distanziamento sociale, ma nel territorio campano seppure tali spazi esisterebbero in teoria non vengono sfruttati.E’ il caso dell’istituto scolastico elementare “Marco Polo” di Cardito che nel 2012 a causa di un incidente, durante il quale la caduta di intonaco e parti di laterizio ferirono due maestre e due bambini, fu evacuato e chiuso e mai più riaperto.Ora la struttura, come ha raccontato un cittadino al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli in rappresentanza dei residenti di Via Marconi e di Via Libertà di Cardito, dove sono gli ingressi della scuola, versa in condizioni fatiscenti ed è del tutto abbandonata:” Questa scuola è chiusa dal 2012 e da allora non si è fatto nulla per poterla riaprire e riutilizzarla ed oggi rappresenta addirittura una forma di degrado per il nostro quartiere. La struttura è completamente abbandonata, la vegetazione selvaggia ha invaso la strada e l’accumulo di rifiuti e spazzatura ha attirato i topi e tutto questo è insano sia per i bambini che giocano nei pressi della scuola che per tutti noi residenti.” “Siamo senza parole. Vedere che esistono strutture che vengono lasciate al degrado ci fa rabbia. Ora innanzitutto abbiamo chiesto che l’area venga bonificata e ripulita, non è possibile che i residenti debbano vivere accanto a questo orrore e cosa più importante abbiamo inviato una nota al comune di Cardito e all’ufficio scolastico regionale per chiedere quando si intenda procedere alla messa in sicurezza e al restauro di quest’edificio, siamo in una fase in cui vi è una necessità di nuovi spazi ed allora bisogna darsi da fare per renderli fruibili. ”-ha dichiarato il Consigliere Borrelli.

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Giovedì 2 luglio 2020

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