NAPOLI – Si è registrato nelle ultime settimane un fortissimo incremento di positivi in Campania. Questo incremento è connesso alle varianti, soprattutto quella inglese.

La Regione ha disposto la realizzazione di tamponi di massa nei Comuni nei quali si sono registrati maggiori incrementi di positivi, in modo particolare quelli dell’area vesuviana, tra i quali Castellammare, Pompei, Torre Annunziata.

Si è deciso di impegnare in un’azione straordinaria il Tigem e l’Asl Napoli1 per rendere quanto più puntuale e capillare l’individuazione delle varianti. E’ un lavoro indispensabile a fronte di una crescita del contagio che rende ormai inevitabile la “zona rossa” in Campania.

Si è dato inoltre l’obiettivo di completare nel giro di una settimana la vaccinazione di tutto il personale scolastico.​

Nella settimana dal 22 al 28 febbraio nella città di Napoli è stato registrato un incremento di contagi del 49% rispetto alla settimana precedente.

I casi rilevati sono stati 1.894, mentre nella settimana precedente erano stati 1.275.

Il dato emerge dall’aggiornamento dell’andamento epidemiologico diffuso dal Comune di Napoli realizzato in collaborazione con Giuseppe Signoriello, dell’Unità di Statistica medica dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’.

Numeri per cui “il quadro attuale è di estrema attenzione”.

Secondo lo studio, l’incidenza settimanale per 100 mila abitanti è ora pari a 197 casi. Analizzando il contagio per fasce d’età, lo studio rileva che l’aumento dell’incidenza nell’ultima settimana è “evidente” in tutte le fasce d’età, con valori “elevati” nella fascia di età 14-75 anni, ma si sottolinea che si torna ad avere “valori di incidenza alti” nella classe di età compresa tra i 19 e i 30 anni, che “è stata determinante durante la fase iniziale della seconda ondata per l’aumento del contagio”. (ANSA).

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