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NAPOLI – E’ di 35 feriti il bilancio deifesteggiamenti per il Capodanno tra Napoli e provincia. Il piùpiccolo ha solo 8 anni ed è ferito alla mano destra per unscoppio di un petardo. Nel dettaglio a Napoli sono state 22 le persone ferite per loscoppio di botti e 13 in provincia. Un 23enne ha perso due dita della mano destra mentre un 27enne di Castel Volturno rischia diperdere l’occhio destro.

Un 52enne di Casavatore è statoricoverato per lesioni al braccio e alla nuca mentre un 49ennedi Portici ha riportato ustioni su diverse parti del corpo. Complessivamente il numero di feriti è in calo rispetto alloscorso anno quando il bilancio fu di 46 persone.

“Bilancio in chiaroscuro per il Capodanno napoletano perché sono diminuiti anche quest’anno i feriti per i botti illegali e la città è stata ripulita subito grazie alla buona organizzazione messa in campo dall’Asia che ha dovuto fare i conti con i soliti vandali che hanno dato fuoco durante la notte ai contenitori dei rifiuti, ma preoccupano i dati sui ricoveri per coma etilico e quelli per l’uso delle armi da fuoco”.

 

A tracciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, sottolineando che “le tante campagne e gli appelli lanciati contro l’uso dei botti illegali hanno portato buoni risultati ed è calato anche il numero di animali morti e feriti perché colpiti dai fuochi o per crepacuore, come riportato dalle associazioni animaliste”.

 

“Bisogna ancora insistere, però, perché i feriti sono ancora troppi e, spesso, a dover ricorrere alle cure mediche sono state persone colpite da fuochi che non avevano sparato come nel caso delle foto choc di cui siamo venuti in possesso dove si vedono le conseguenze del ferimento di due persone entrambe di Secondigliano ricoverate al Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco con ferite gravi al braccio e all’inguine” ha aggiunto Borrelli per il quale “è ancora alto anche il numero di episodi di ferimenti o danneggiamenti dovuti all’uso assurdo delle armi che, quest’anno, sembra addirittura aumentato con vere e proprie stese come quella che forse ha messo a rischio la vita di un dodicenne”.

 

“Un discorso a parte merita poi la questione dei ricoverati per coma etilico” ha concluso Borrelli per il quale “in questo caso va analizzata con la massima attenzione anche la posizione dei genitori di ragazzini che si sono ubriacati al punto di finire in ospedale, in coma, creando una vera emergenza sulla quale sarà necessario intervenire per evitare di trovarsi di fronte a una nuova pericolosa dipendenza”.(Ansa)

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