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NAPOLI – Continuano a crescere le adesioni al manifesto dei “Non intellettuali” promosso dal pizzaiolo Gino Sorbillo, dallo speaker Gianni Simioli, dal consigliere regionale e ambientalista Francesco Emilio Borrelli, da Massimiliano Rosati del Gambrinus. “I sottoscritti “Non intellettuali” intendono manifestare il proprio sostegno all’iniziativa “N’Albero” perchè le occasioni di sviluppo e di possibilità di creazione di indotto lavorativo sopratutto per i giovani non devono essere in via preconcetta rifiutate in un’ottica di perenne diniego che non ci sentiamo di condividere”.

Il manifesto dei “Non intellettuali” stanchi delle polemiche per il no a prescindere e l’immobilismo in città e in regione è promosso da giovani imprenditori in alternativa a quello degli intellettuali che da tempo si oppongono a tutte le nuove forme artistiche, culturali, sociali, sportive, letterarie, amministrative e innovative che vengono proposte a Napoli. “Ci stanno contattando da stamane tante persone – spiegano Borrelli, Simioli e Sorbillo – che ci chiedono di aderire e partecipare a questa battaglia simbolica per liberare Napoli e la Campania da una idea di mummificazione perenne”. Dopo le prime adesioni sono arrivate quelle del Presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, della cantante Monica Sarnelli, di Valerio Jovine dei 99 Posse, dell’attrice Loredana Simioli, dell’artista Lino D’Angiò, dell’attore Enzo D’Aniello, dell’ avvocato Pietro Marzano, del Professore Universitario della Federico II Nicola Pasquino, dei giornalisti Vincenzo Ammaliato e Francesco Molaro.  Già in tanti dal primo momento avevano aderito all’appello dei “Non intellettuali” tra cui ambientalisti come il Presidente della Lipu campana Fabio Procaccini, i professori universitari della Federico II Vincenzo Peretti e Luigi Esposito, del Conservatorio Carlo Mormile ed Enza Caiazzo, il soprano Miriam Artiaco, adesioni anche dal mondo delle associazioni come Valerio Maione presidente della Lidu Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, Girolamo De Simone direttore responsabile di Konsequenz e anche  dai rappresentanti delle edicole napoletane e dei barbieri Fabio Di Martino e Carmine Correale. “Per rilanciare Napoli serve fare e non restare immobili. Tutto è criticabile ma onestamente ci sembra incredibile tutto questo accanimento contro una istallazione temporanea a costo zero per il comune e con un grande impatto turistico. Ci lascia perplessi infine che su tanti temi ben più importanti e fondamentali per la nostra terra come le periferie o il dramma della Terra dei Fuochi alcuni intellettuali siano stati sempre silenti o distratti mantre sui dettagli e sulle vicende marginali siano sempre in prima linea e barricaderi. Forse sarebbe il caso che loro per primi facessero un poco di autocritica rispetto al loro ruolo e la loro funzione a Napoli e in Campania. Napoli e la Campania hanno avuto un grande passato ma per essere di nuovo grandi bisogna guardare anche al futuro senza preconcetti e tabù che sanno tanto di muffa. Per questo a breve organizzeremo un’assemblea pubblica per stimolare una discussione pubblica sulla Napoli che vogliamo, per confrontarci con chi vuole un territorio capace di aprirsi all’esterno, di sperimentare, di guardare ai giovani e alle loro idee conservando e difendendo il nostro immenso patrimonio artistico, monumentale e naturalista ma avendo anche il coraggio di guardare con apertura mentale al mondo esterno e alla modernità. Questa è una battaglia simbolica per chi non vuole una città e una regione mummificate”.

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