NAPOLI – La crisi che stiamo attraversando ha un impatto globale e pone a rischio ovunque, le fasce più deboli della popolazione. Sia di quelle che subiscono lo sfruttamento come i lavoratori dipendenti e le varie realtà del precariato, ma anche chi si trova in condizioni di marginalità sociale come i senza casa, gli anziani soli, i migranti.

Il continuo richiamo all’emergenza ha finora limitato la mobilitazione dei lavoratori di molte categorie, dalla Scuola ai Trasporti , dalla Sanità all’ Industria e al Turismo che hanno visto – tutte – peggiorare le condizioni lavorative e salariali, senza neppure la speranza di migliorare con i rinnovi contrattuali.

“I problemi che ci hanno spinto a lottare nei mesi scorsi – ha sottolineato Marcelo AMENDOLA, Segretario generale della CUB – subito dopo la quarantena per tutelare il nostro lavoro a sostegno degli indotti maggiormente colpiti come in primis il Turismo, oramai non sono più sufficienti”.

“E’ realistico pensare -ha proseguito il Segretario generale della CUB -che dopo il passaggio della seconda ondata di Covid, nel nome del sacrificio e della crisi, saremo tutti precari, senza reddito e senza futuro. Occorre perciò rispondere con un’azione di lotta, come lo sciopero generale per obbligare i governanti a mettere al centro della agenda i diritti di uomini e donne e quella forza lavoro che manda e ha mandato avanti sempre il sistema Italia”.

I problemi emersi e le ricadute della crisi sul versante economico, produttivo e sociale, richiedono un intervento dentro e fuori i luoghi di lavoro per lanciare un nuovo modello di sviluppo che si basi su lavoro stabile e tutelato e l’aumento di salari, redditi, diritti e welfare.

La CUB indice uno sciopero generale il 23 ottobre in tutta Italia con appuntamenti in piazza in 7 città: In regione Campania a Napoli Piazza Municipio h 10:00

La CUB TRASPORTI partecipa allo sciopero generale di 24 ore di tutte le categorie indetto su scala nazionale, con modalità diverse in base alle regioni. Sono previsti adesioni in regione Campania fuori delle fasce di Garanzia.

Una mobilitazione oltre l’emergenza per rivendicare:

– Per un lavoro stabile e tutelato
– Il diritto alla Salute
– Il diritto all’istruzione
– Redditi dignitosi per lavoratori e pensionati

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