NAPOLI (di Giulia Sferrazzo) – È l’inno di Mameli, suonato dall’orchestra di cui faceva parte Giovanbattista Cutolo, ad accompagnare la consegna della Medaglia d’oro al Valor civile alla famiglia del giovane.

Era l’alba del 31 Agosto scorso, quando, Giogiò, così come lo chiamavano gli amici, veniva ucciso da tre colpi d’arma da fuoco, sparati a bruciapelo da un minorenne a piazza Municipio.

Il 24enne, che suonava il corno nell’Orchestra Scarlatti Young, aveva provato a difendere un suo amico durante una lite con dei ragazzi, per poi essere colpito da uno di loro.

Questa mattina, a quasi quattro mesi dall’omicidio, i genitori di Giogiò, assieme alla sorella, sono stati accolti in Prefettura a Napoli, per ricevere, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, questo importante riconoscimento.

Onorificenza che, come ha tenuto a sottolineare il ministro non viene concessa sempre.

Una medaglia che la famiglia ha accolto tra il dolore, con la consapevolezza, però, che il sacrificio del figlio è stato riconosciuto.

Piantedosi, parlando ai familiari del musicista, ha assicurato che “farà in modo che questa non sia una cerimonia consumata invano” mentre il prefetto Palomba ha promesso di non lasciarli soli.

Daniela Di Maggio, a margine della cerimonia ha sottolineare come Napoli “sia un colabrodo pieno di situazioni pericolose, con una movida assurda ed interminabile, dal lunedì alla domenica, che vede i ragazzi fare uso di alcool e droghe senza che nessuno li controlli”.

“Mio figlio, dice, quel 31 Agosto, è morto a causa della poca vigilanza e spero di poter fare, assieme al nuovo prefetto, dei tavoli di confronto volti a migliorare il controllo del territorio”.

Sulla questione sicurezza si è espresso anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, presente alla cerimonia, e che ha annunciato maggiori controlli per evitare il ripetersi di situazioni simili.

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