NAPOLI – La sera del 7 marzo c’è stato a Napoli un decesso a causa del coronavirus.

Si tratta di una donna di 47 anni che soffriva di epilessia, Teresa Franzese, che nel pomeriggio di quella stessa giornata aveva accusato un malore perdendo conoscenza.

I tentativi di rianimazione degli operatori del 118 non hanno sortito effetti così i familiari della donna hanno chiesto di poter fare un tampone dato che i sintomi presentati sembravano gli stessi del Coronavirus.

Il tampone sulla donna è stato effettuato solo in un secondo momento, dato che gli operatori del 118 erano sprovvisti di kit, come dichiara anche Luca Franzese, fratello di Teresa, durante un video postato sul suo profilo facebook. Gli esiti del test confermano che si tratta da contagio da Covid-19.

“Ci hanno abbandonato. Mia sorella pur essendo un soggetto a rischio, soffriva di epilessia, non è stata monitorata e curata, neanche il suo medico è venuto. Io per riuscire a rianimare mia sorella le ho fatto la respirazione bocca a bocca, avrei potuto contrarre il virus per questo io ed i miei familiari abbiamo deciso di metterci in auto-isolamento.” – raccontava Luca Franzese nel suo video. Ora lui, gli anziani genitori, un’altra sorella con marito e due figli sono in quarantena per propria scelta presso l’abitazione che condividevano con Teresa.

“I carabinieri sono l’unica istituzione che ci ha prontamente assistito. Ora stanno indagando sulle cause che avrebbero portato al contagio di mia sorella, da delle conversazioni whatsapp sembrerebbe che Teresa avesse avuto dei contatti con una donna, presumibilmente, contagiata e consapevole di esserlo che non si sarebbe messa in isolamento. “- ha proseguito Franzese durante una diretta telefonica a “La Radiazza” condotta da Gianni Simioli e con il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha seguito personalmente il caso assieme a Pino Grazioli.

“E’ una vicenda triste ed assurda. Sono vicino Luca Franzese e ai suoi familiari, hanno ed avranno tutto il mio sostegno. La salma della povera Teresa è stata presa in carico da una ditta di servizi funebri attrezzata per queste evenienze. Chi è cosciente di essere contagiato o di essere soggetto a rischio deve restare isolato per non mettere in pericolo tutti gli altri, chi non lo fa è perseguibile penalmente.

Per questo i Carabinieri stanno indagando su questa presunta donna che avrebbe contagiato la Franzese. In questo periodo di emergenza occorre massima prudenza e il rispetto delle normative sanitarie, solo così è possibile affrontare questa crisi. Di questa vicenda è stata informata anche la direzione dell’Asl Napoli 1” -ha dichiarato il Consigliere e membro della Commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli.

Donna morta per il Coronavirus a Napoli, il fratello denuncia:” Mia sorella ha avuto contatti con una donna contagiata che non si è messa in quarantena.”

Donna morta per il Coronavirus a Napoli, il fratello denuncia:” Mia sorella ha avuto contatti con una donna contagiata che non si è messa in quarantena.”. Borrelli: “Alla famiglia Franzese va tutto il mio sostegno. I Carabinieri stanno indagando sulla vicenda della donna contagiata. ”La sera del 7 marzo c’è stato a Napoli un decesso a causa del coronavirus.Si tratta di una donna di 47 anni che soffriva di epilessia, Teresa Franzese, che nel pomeriggio di quella stessa giornata aveva accusato un malore perdendo conoscenza. I tentativi di rianimazione degli operatori del 118 non hanno sortito effetti così i familiari della donna hanno chiesto di poter fare un tampone dato che i sintomi presentati sembravano gli stessi del Coronavirus. Il tampone sulla donna è stato effettuato solo in un secondo momento, dato che gli operatori del 118 erano sprovvisti di kit, come dichiara anche Luca Franzese, fratello di Teresa, durante un video postato sul suo profilo facebook. Gli esiti del test confermano che si tratta da contagio da Covid-19.“Ci hanno abbandonato. Mia sorella pur essendo un soggetto a rischio, soffriva di epilessia, non è stata monitorata e curata, neanche il suo medico è venuto. Io per riuscire a rianimare mia sorella le ho fatto la respirazione bocca a bocca, avrei potuto contrarre il virus per questo io ed i miei familiari abbiamo deciso di metterci in auto-isolamento.” – raccontava Luca Franzese nel suo video. Ora lui, gli anziani genitori, un’altra sorella con marito e due figli sono in quarantena per propria scelta presso l’abitazione che condividevano con Teresa.“I carabinieri sono l’unica istituzione che ci ha prontamente assistito. Ora stanno indagando sulle cause che avrebbero portato al contagio di mia sorella, da delle conversazioni whatsapp sembrerebbe che Teresa avesse avuto dei contatti con una donna, presumibilmente, contagiata e consapevole di esserlo che non si sarebbe messa in isolamento. “- ha proseguito Franzese durante una diretta telefonica a “La Radiazza” condotta da Gianni Simioli e con il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha seguito personalmente il caso assieme a Pino Grazioli.“E’ una vicenda triste ed assurda. Sono vicino Luca Franzese e ai suoi familiari, hanno ed avranno tutto il mio sostegno. La salma della povera Teresa è stata presa in carico da una ditta di servizi funebri attrezzata per queste evenienze. Chi è cosciente di essere contagiato o di essere soggetto a rischio deve restare isolato per non mettere in pericolo tutti gli altri, chi non lo fa è perseguibile penalmente. Per questo i Carabinieri stanno indagando su questa presunta donna che avrebbe contagiato la Franzese. In questo periodo di emergenza occorre massima prudenza e il rispetto delle normative sanitarie, solo così è possibile affrontare questa crisi. Di questa vicenda è stata informata anche la direzione dell'Asl Napoli 1” -ha dichiarato il Consigliere e membro della Commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli.

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Lunedì 9 marzo 2020

“In merito al triste caso di cronaca che in queste ore vede coinvolta la famiglia Franzese, i delegati campani di EFI intendono sottolineare che già risulta loro un conferimento di incarico a un’impresa funebre per le operazioni riguardanti la sorella di Luca Franzese. Al momento, risulta ai nostri delegati che il problema del mancato espletamento delle procedure sia di natura amministrativa: certo, non riguarda la volontà da parte degli operatori del settore di svolgere il loro lavoro e adempiere al loro delicato compito”.

Lo affermano i delegati EFI Campania in una nota stampa.

“Ne approfittiamo per ribadire, inoltre, che la maggior parte degli impresari e operatori funebri campani si sono autonomamente attrezzati, nel rispetto dei dettami di Governo, per poter offrire i servizi funebri e cimiteriali nel pieno rispetto delle indicazioni centrali per il contenimento dell’epidemia di Covid-19”.

“Alla famiglia Franzese le nostre più sentite e sincere condoglianze e la nostra vicinanza in questi momenti difficilissimi”

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