NAPOLI – “Martedì notte è stato appiccato il fuoco ai cassonetti della raccolta differenziata di via Cesario Console, a due passi da piazza del Plebiscito.

Le fiamme hanno generato una densa coltre di fumo inquinato che ha investito la vicina piazza e l’area di Santa Lucia”.

La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dal consigliere comunale del Sole che Ride Marco Gaudini.

“E’ il secondo episodio in pochi giorni. La settimana scorsa furono dati alle fiamme i cassonetti della raccolta differenziata di via Toledo, a poche centinaia di metri da qui. Questa sequenza di eventi ci preoccupa non poco.

Temiamo che dietro i continui roghi di cassonetti possa esserci una precisa strategia volta a determinare una situazione emergenziale.

Al di là del gesto delinquenziale c’è da tenere conto dell’inquinamento dell’etere generato dal fumo che finisce per investire le strade e le abitazioni.

Questi episodi non fanno altro che aumentare il clima di insicurezza che, dopo una certa ora, investe l’intera zona. Dal lungomare a piazza Carità, passando per piazza Trieste e Trento, sono teppisti, malintenzionati e baby gang a farla da padrone”.

Ennesimo rogo di cassonetti in pieno centro a #Napoli, coltre di fumo inquinante a due passi da piazza Plebiscito. #Verdi: “Secondo caso in pochi giorni, temiamo esista strategia per creare un'emergenza”“Martedì notte è stato appiccato il fuoco ai cassonetti della raccolta differenziata di via Cesario Console, a due passi da piazza del Plebiscito. Le fiamme hanno generato una densa coltre di fumo inquinato che ha investito la vicina piazza e l’area di Santa Lucia”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dal consigliere comunale del Sole che Ride Marco Gaudini. “E’ il secondo episodio in pochi giorni. La settimana scorsa furono dati alle fiamme i cassonetti della raccolta differenziata di via Toledo, a poche centinaia di metri da qui. Questa sequenza di eventi ci preoccupa non poco. Temiamo che dietro i continui roghi di cassonetti possa esserci una precisa strategia volta a determinare una situazione emergenziale. Al di là del gesto delinquenziale c’è da tenere conto dell’inquinamento dell’etere generato dal fumo che finisce per investire le strade e le abitazioni. Questi episodi non fanno altro che aumentare il clima di insicurezza che, dopo una certa ora, investe l’intera zona. Dal lungomare a piazza Carità, passando per piazza Trieste e Trento, sono teppisti, malintenzionati e baby gang a farla da padrone”.

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Mercoledì 3 aprile 2019

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